Così il sindaco di Messina Renato Accorinti a La Zanzara su Radio 24. «Ognuno – dice – deve avere la libertà di usare il proprio corpo. Questa cosa va rispettata totalmente, poi è ovvio che la donna non va sfruttata. Se oggi potessi decidere di aprire i bordelli e togliere le puttane dalla strada lo farei».
«Non ho mai fumato -spiega- una sigaretta normale. In India mi sono ritrovato in un posto dove c’era un rituale e mi sono fatto un cannone, ma in Italia no. Legalizzerei la droga leggera, su questo non c’è alcun dubbio. E poi in India i novantenni fumano la marijuana, per loro è come bere un bicchiere di vino da noi. La marijuana fa meno male dell’alcol, e in alcuni casi può fare bene».
E la cocaina?: «Si, legalizzerei anche quella. Ovviamente aiutando le persone dipendenti con un percorso di uscita. E poi con la legalizzazione bruciamo gli affari della mafia che hanno inquinato tutte le altre cose. Gli bruciamo tutti gli affari». Per il sindaco «i rom rubano molto meno dei siciliani mafiosi». «Molto meglio loro – dice – di tutti quei siciliani mafiosi e collusi con la mafia, o di quei politici che in modo lucido hanno devastato l’Italia».
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