Finita la nostra breve pausa estiva riprendiamo la nostra consueta pagina del giorno. In una settimana ne sono successe, di cose, e pertanto diamo un’occhiata veloce alle notizie più importanti che, in gran parte sono luttuose.

A Genova è crollato il ponte con il suo carico di 42 morti, feriti, sfollati, e con tutti i disagi alla circolazione che, conoscendo come vanno le cose in Italia, continueranno per parecchio tempo. Subito si sono scatenate le sirene di tutti quelli che quando succedono fatti così luttuosi scoprono che si sapeva, che prima o poi il ponte doveva crollare, perché era stato fatto male, e si è aperta la caccia ai responsabili, che, come annunciato da ministronzi e menestrelli, “dovranno pagare, dovranno risarcire i danni alle famiglie e dovranno andare in galera”. Tutto come da copione. Alla fine non pagherà nessuno, o i soliti fessi, come successo in tante altre occasioni, dal Vajont alla Thissen al disastro ferroviario di Viareggio ecc. E subito si è scoperto che il 70% di ponti, ponticelli e strade varie è in condizioni pietose, che c’è bisogno di soldi per rimettere tutto a posto, che i soldi dovrebbe darceli la Comunità Europea e che, come al solito, la colpa è di Renzi e del PD. Stranamente solo qualcuno ha fatto notare che la concessione ad Autostrade Italiane e a Benetton era stata fatta dal governo Berlusconi con il voto favorevole di Salvini, che da Benetton, secondo un post che circola su Facebook, avrebbe ricevuto 150 mila euro. E intanto, come se niente fosse, il nostro ministronzo degli interni si è presentato al funerale con la sua claque che gli ha fatto un caloroso applauso e ha dispensato a tutti i suoi ormai disgustosi salfie. Abbiamo scoperto, solo guardando attentamente, che ai funerali c’era Mattarella. Insomma, tutto fa brodo e fa voti, anche l’utilizzo delle disgrazie.

E mentre a Genova si consumavano i funerali con una giornata di lutto nazionale, a Partinico impazzava la notte blu, con la sua scelta di piccoli eventi e con un migliaio di persone per strada. Per alcuni si è trattato di un successo, per altri abituati ai più consistenti numeri degli anni precedenti, di un flop: stessa cosa dicasi per il 50% di sconto dei vari negozi: alcuni hanno venduto, altri sono rimasti vuoti, ma tutto è relativo. E per chiudere con le salvinate giornaliere, dal momento che non si parla di altro, mentre la nave Diciotti continua a vagare con il suo carico di migranti, arriva invece una notizia interessante: nei comuni di Corleone e di Palazzo Adriano, sciolti per mafia, le elezioni si svolgeranno il 21 ottobre e l’eventuale ballottaggio il 4 novembre. Certamente non mancherà una visita di Salvini nel paese di Placido Rizzotto e di Totò Reina, visto che costui ha deciso di mettere radici in Sicilia, poiché c’è un terreno molto favorevole ai polentoni leghisti del nord-italia.

Nel giorno di ferragosto si è spenta Rita Borsellino, il sorriso dolce dell’antimafia, una donna che sia al parlamento europeo, sia alla Regione Siciliana ha tenuto alta l’immagine delle donne siciliane, continuando a lottare, sino ai suoi ultimi giorni alla ricerca di giustizia per il fratello Paolo e continuando ad organizzare interventi nei quartieri più bassi di Palermo, dove la mafia prolifica.

Si è spenta anche Aretha Franklin, una delle più belle voci femminili del nostro secolo, regina del soul ed eccezionale interprete di brani indimenticabili. Ma è morto anche Claudio Lolli, uno dei cantantautori più gettonati dai giovani degli anni ’70, poi quasi scomparso e ignorato dalla grande critica, sino a due anni fa, quando ha vinto il premio Tenco e quando è stata rispolverato il suo bellissimo pezzo: “Ho visto anche gli zingari felici”.

Scendendo dalle nostre parti è stata fatta grande solidarietà al sindaco di San Giuseppe Jato, al quale è stata recapitata una busta con un proiettile. Si è tentati di dire: “normale amministrazione”, ma non lo diciamo per non fare arrabbiare i Sanciusippara onesti.

A Salemi ieri, nella raccolta piazzetta Peppino Impastato, Salvo Vitale ha presentato il suo ultimo libro “Era di passaggio”: l’evento è stato organizzato dall’Associazione Peppino Impastato, che raccoglie una quarantina di giovani e che rappresenta, al momento, l’unico punto di riferimento culturale del paese. È stato presentato anche il volume Rocco Chinnici, che raccoglie scritti e interventi del grande magistrato creatore del pool antimafia e ucciso nel 1983, proprio mentre stava occupandosi della vicenda dell’omicidio di Peppino Impastato.

Si è parlato molto su tutti i social di uno strano episodio avvenuto alla Ciammarita, dove un branco di giovanotti partinicesi avrebbero aggredito quattro ragazzi di colore, inseguendoli addirittura con la macchina, mentre scappavano a bordo del loro pulmino. Esistono invece altre voci e testimonianze anche su Facebook, di gente presente che avrebbe visto i quattro ragazzi neri molestare una ragazza che se ne stava col fidanzato, provocandone la reazione. Difficile ricostruire la dinamica dei fatti, poiché nessuno ha sporto denuncia, ma l’idea che Partinico stia salendo alla ribalta della cronaca come un paese razzista non può essere accettata interamente, perché il paese non è così e perché vi circolano tantissimi ragazzi di colore, stipati in una ventina di strutture di accoglienza, con i quali è ormai inevitabile imparare a convivere senza creare momenti d’intolleranza che si tramutano in fango gettato sulla faccia di chi in questo paese c’è nato e ci vive.

Sempre a Partinico sono state date le chiavi della città alla soprano Haydée Dabusti, alla quale era stata data la cittadinanza onoraria. La famosa cantante, apprezzata in tutto il mondo, è stata ospite di Partinico in altre circostanze ed ha un filo diretto con il paese grazie alla sua amicizia con il prof. Tony Caronna.

E mentre ci sono, in siciliano “ci su”, chiavi per Haydée, il sindaco De Luca, immortalando se stesso col suo smartphone ha fatto vedere come l’area vicino al supermercato ARD di Santa Caterina è stata ripulita, anche con pompe, pompette e acqua, mentre il vicesindaco Motisi ha messo in onda le immagini di se stessa che scopava presso la cabina Enel, in via Montelepre. Pare che, a dire del sindaco “la pacchia è finita” e che il sistema di videosorveglianza consentirà di scoprire e punire i colpevoli. Speriamo.

Sul piano amministrativo si registra una lettera del ragioniere generale al segretario generale, con la quale il ragioniere avverte che l’8 agosto è scaduto il termine entro il quale poteva proporsi il predissesto, ma poiché nessuno lo ha fatto, si è passati al dissesto. Adesso il segretario avvertirà il ministro dell’economia, il quale farà la dichiarazione ufficiale e manderà i suoi commissari per mettere mano a una situazione che, allo stato attuale assomiglia a una voragine senza fondo, soprattutto  nel campo del ritiro dei rifiuti. Non appena si finiranno di pagare le competenze passate si aprirà un nuovo capitolo dei debiti fuori bilancio che graveranno sui cittadini e potranno comportare il riemergere di situazioni d’emergenza alle quali sarà difficile fare fronte.

E intanto oggi è nuvoloso, l’aria è un po’ più fresca, ricomincia la settimana e gli scaffali dei supermercati sono pieni di materiale scolastico: è ancora presto, ma gli acquisti vanno a ruba.

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Salvo Vitale

Salvo Vitale è stato un compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra, nella Cinisi governata da Tano Badalamenti, il boss legato alla Cupola guidata negli anni Settanta da Stefano Bontate.

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