“Si tratta di un atto dovuto, perchè la richiesta di pagamento è stata mandata con notevole ritardo, in dispregio delle regole, del buon senso e della serietà” scrive in una nota il prefetto Ignazio Portelli.
“Di tutto ciò si chiede scusa, ma purtroppo non tutte le amministrazioni possono fare affidamento su collaboratori seri e leali.
Precisiamo inoltre che gli importi richiesti sono in linea con le disposizioni di legge, ma ma risentono della penosa vicenda dell’Ato rifiuti, in gravissimo dissesto organizzativo e finanziario.
Si ricorda che alcuni anni fa il comune di Montelepre per ragioni non chiare si vincolò a pagare il servizio indipendentemente dalla qualità e dello svolgimento, accumulando peraltro un gran debito.
Adesso si sta cercando di porre rimedio, ma deve essere chiaro ed inequivocabile che la Tari non è una tassa comunale ma solo una partita di giro delle fatture dell’Ato rifiuti. Quindi nulla rimane al comune. Gli uffici – conclude Portelli – rinnovano le scuse per il disservizio e si dicono disponibili per ogni chiarimento.
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