Tra i motivi che hanno spinto il presidente e i membri dell’associazione a lasciare il parco archeologico, il fatto di essersi trovati soli a difendere la propria azione “con altri Enti che hanno denigrato l’opera di Valorizzazione messa in atto”. Una situazione che avrebbe spezzato il rapporto di fiducia con l’amministrazione che non sarebbe stata in grado di tutelare il loro operato. Non tarda ad arrivare la risposta del Sindaco Alfio Mangiameli che dopo aver invitato i volontari a ritornare sui propri passi pur non condividendo nel merito e nel metodo le loro parole, ha dichiarato: “Qualche mese fa la soprintendenza, tramite una lettera ufficiale pervenutami al comune, ha segnalato che aveva appreso da social network e articoli di giornale, che all’interno del parco venivano organizzati eventi poco collegati ai principi su cui esso si fonda”.
“Iniziative – come recita un passaggio della nota – non compatibili con il decoro del monumento e con le finalità legate alla valorizzazione dell’importante contesto archeologico in quanto hanno comportato anche la distribuzione di alimenti e bevande”.
Dichiarazioni che secondo Alessio Bufalino, presidente dell’associazione, sarebbero state sottovalutate da parte di chi aveva l’obbligo di difendere l’operato dei ragazzi, “avendolo approvato in ogni sua declinazione”.
Noi ci auguriamo che il Castellaccio resterà anche in futuro al centro del turismo lentinese come da due anni a questa parte.
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