È bellissima la foto (in alto) che raffigura mons. Miccichè, il vescovo ladro di Trapani, assieme a Silvio Berlusconi, ovvero il padrone d’Italia e il senatore D’Alì, la massima espressione politica del territorio trapanese, inquisito per affari di mafia, senza dimenticare i contatti tra Messina Denaro padre e la banca di cui D’Alì è uno dei principali azionisti.
E attenzione con le banche farlocche!
Verrebbe da dire “i tre ladroni” ma non si può dire perché poi si rischia di essere denunciati per diffamazione e almeno Berlusconi e D’Alì troveranno il modo di dimostrare che sono brave e oneste persone perseguitate dai magistrati. Ma questo lo dice anche mons. Miccichè, che è accusato di essersi appropriato dei soldi dell’8 per mille spettanti alla diocesi di Trapani, di avere comprato una splendida villa a Monreale, dove abita e di averla arredata con pezzi preziosi provenienti dalla diocesi di Trapani. Forse anche lui dirà di essere perseguitato. Quindi non tre ladroni, ma i tre moschettieri. Manca D’Artagnan. Anche a Palermo “I tre moschettieri” ci sono, festeggiano tra di loro e hanno anche invitato qualcuno che al momento si ritrova perseguitato dalla magistratura, ma che avrà modo di dimostrare la sua innocenza e di vendicarsi di coloro che hanno messo in discussione il suo operato. Rispetto ai tre moschettieri questo qualcuno è Milady.