Oggi, 23 maggio, è il giorno di Falcone. Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro hanno dato la vita per noi italiani. Ritengo però ipocrita, e direi quasi ingiurioso, scrivere una loro commemorazione nel momento in cui la politica palermitana e siciliana torna ad avere per protagonisti politici mafiosi, condannati per mafia, come Cuffaro e Dell’Utri. L’Italia non ha alcun diritto di pronunciare, qui ed ora, la parola “Falcone”. I pochi che resistono lavorino in silenzio, stringendo i denti, oggi come tutti gli altri giorni. Tale è il nostro dovere, di noi che eravamo giovani quel giorno.
C’è una sorta di tendenza di tipo ottimistico che, per noi moderni, risale all’Illuminismo, a…
Abbiamo deciso da tempo da che parte stare. Non ci servono le sentenze per appurare…
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