Stop bloqueo! Solidarietà a Cuba e al popolo che soffre per l’embargo USA
Basta ingerenze imperialiste contro l’isola
Con riferimento alle recenti manifestazioni di protesta svoltesi a Cuba (alcune delle quali con atti violenti da parte dei manifestanti che hanno distrutto mezzi della polizia) a causa dei disagi conseguenti alla crisi pandemica, si evidenzia l’assoluta parzialità dell’informazione resa dai nostri media che hanno enfatizzato tali manifestazioni (verificatesi anche in molti altri paesi senza ricevere analogo risalto) omettendo di dare conto delle numerose e ben più consistenti contromanifestazioni svoltesi a sostegno del governo cubano e a difesa della sovranità di Cuba contro le ingerenze esterne che hanno ispirato in molti casi le proteste, ed anzi arrivando a trasmettere anche alcuni video non girati a Cuba ma a Miami e spacciati per proteste sul suolo cubano.
Va denunciato anche il silenzio assoluto sugli effetti, ancor più gravi in periodo di pandemia, del persistente e criminale embargo che da 60 anni tormenta Cuba impedendo, in questo periodo, finanche il reperimento delle siringhe necessarie per inoculare i vaccini, che Cuba ha con successo autonomamente realizzato e prodotto (due tra i primi 10 vaccini autorizzati al mondo), accentuando così a dismisura le inevitabili difficoltà che la pandemia sta provocando in tutto il pianeta.
Embargo ancora una volta condannato, come avviene ormai da 29 anni, dalle Nazioni Unite, con risoluzione del 23.6.2021 votata con 184 voti a favore contro 2, senza che a tale questione venga dato alcun risalto nei mezzi di informazione.
L’Associazione di Amicizia Italia-Cuba, Circolo di Pescara-Abruzzo, nell’esprimere la totale solidarietà al popolo cubano, non dimentica con gratitudine il sostegno che ci è stato dato dal popolo e dal governo cubano nel momento più difficile della pandemia, con l’invio delle brigate mediche Henry Reeves, prezioso sostegno nelle zone più colpite del paese, in un contesto di persistente embargo- “bloqueo” criminale voluto da 60 anni dagli Stati Uniti, che non possono certamente permettersi di dare lezioni di democrazia al popolo cubano, che ha l’unica colpa di non essersi piegato alla volontà egemonica americana.
Il Direttivo del Circolo Pescara-Abruzzo dell’Associazione di Amicizia Italia-Cuba
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Ci stringono la corda al collo e ci criticano perché non respiriamo
Nos aprietan la soga al cuello y nos critican porque no respiramos.
Fidel Castro
In questi giorni stiamo assistendo ad una delle peggiori messe in scena della mafia anticubana e del suo padre padrone, il governo degli Stati Uniti.
Facendo sfoggio della più cinica vigliaccheria cercano di destabilizzare Cuba, approfittando della sofferenza di un popolo stretto da 60 anni in un criminale blocco che ne impedisce il normale sviluppo e che ha raggiunto negli ultimi tempi, proprio durante la pandemia da Covid-19, le sue punte più asfissianti ed odiose. Cuba non può approvvigionarsi dei beni essenziali attraverso i normali canali commerciali: medicinali, alimenti, strumenti sanitari, ecc.
Ma nonostante questo Cuba mantiene alti i suoi livelli di attenzione sanitaria e di equa distribuzione delle risorse; raggiunge traguardi impensabili in molti paese, come lo sviluppo di propri vaccini per combattere la pandemia e garantire la protezione del proprio popolo e di tutti i popoli dei paesi poveri, con la garanzia dell’indipendenza dal monopolio delle Big Pharma. E questo è possibile solo grazie al suo sistema socialista, scelto dalla stragrande maggioranza della popolazione.
Mentre la crisi provocata dal Blocco criminale, genocida e illegale degli Stati Uniti mette duramente alla prova la sopportazione di tutto un popolo; nel mezzo del peggior momento, per Cuba, della crisi sanitaria dovuta dalla pandemia, ci sono criminali che inneggiano a “corridoi umanitari”. Conosciamo bene cosa sono e a cosa portano questi cosiddetti corridoi umanitari: interventi stranieri, anche e troppo spesso militari, destabilizzazione dell’ordine interno, sopraffazione dell’indipendenza e infine sofferenza per tutti, a partire dai più deboli.
Gridano “patria e vita” ma quello che cercano è una patria venduta e una vita da schiavi.
Noi non ci stiamo ed invitiamo tutti a non cadere nella trappola della confusione, a non cedere alle lusinghe “umanitarie” pagate a prezzo di libertà.
Invitiamo tutti i nostri Circoli, le compagne, i compagni, le amiche e gli amici di Cuba e tutte le organizzazioni politiche, sociali, sindacali a tenere alta la guardia e ad essere pronti alla massima mobilitazione, a difesa di Cuba della sua indipendenza e della sua libertà, che è anche la nostra.
GIU’ LE MANI DA CUBA! – PATRIA O MUERTE! VENCEREMOS!
Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
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