A distanza di un mese dall’uscita del “fumetto antimafia” (qui), e della sua successiva distribuzione gratuita nelle scuole dell’Emilia Romagna, e ad un anno esatto da “Emilia romagna – cose nostre” è disponibile da oggi “Tra la via Aemilia ed il west” il nuovo dossier sulle mafie in Emilia Romagna realizzato dalle associazioni AdEst, Gruppo dello Zuccherificio di Ravenna, Gruppo Antimafia Pio La Torre di Rimini e dal movimento R.E.T.E di San Marino.
Scarica il dossier cliccando qui
Il lavoro diviso in sei sezioni racconta della presenza delle mafie a 360 gradi in tutta la regione e nel paradiso fiscale di San Marino, tra affari, droghe, appalti truccati, cooperative (ex) rosse conviventi, opulenza della politica e della società civile con la sezione finale, a cura di Salvo Ognibene dedicata al rapporto tra mafie e chiesa.
Il dossier, autoprodotto e autofinanziato, è scaricabile gratuitamente dai siti
www.gruppodellozuccherificio.org
www.gaetanoalessi.blogspot.com
www.gruppoantimafiapiolatorre.it
Le copie cartacee verranno stampate in 1500 pezzi e distribuite gratuitamente nelle scuole, durante le presentazioni (la prima il 25 febbraio alle ore 21 presso il Dock di Ravenna via magazzini posteriori) o scrivendo una mail a adest1@libero.it
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Qui in Emilia ormai le cose sono molto chiare.
Il clan sta uscendo allo scoperto e nel giro di 1 mese è caduta tutta la giunta comunale di Brescello e ora il sindaco di Reggio Emilia si ritrova sotto scorta per una lettera di minacce scritta dal Boss arrestato in seguito al processo Aemilia.
La cosa più brutta è che ancora qui in Emilia , qui a reggio emilia , le persone continuano a dire
"La mafia al nord non esiste"
Come se si volessero coprire gli occhi e tappare le orecchie.
Io abito a Reggio Emilia ma essendo di origini calabresi sento il dovere di dover combattere questo fenomeno e soprattutto sensibilizzare i giovani che ora sono il futuro di questo paese.
Sarebbe bello poter intraprendere un percorso come il vostro anche qui in Emilia ma purtroppo qui i ragazzi non guardano a questo problema.
Direbbe Pino Maniaci: "Noi da vent'anni cerchiamo di costruire gli anticorpi, mentre voi siete all'anno zero, non ne capite nulla, non avete informazioni".
Pino Maniaci ha sempre ragione.
Purtroppo da calabrese riesco a captare tutti i segnali dall'arme ma qui nessuno riesce a capire che una macchina bruciata non è un incidente.
Pochi giorni fa hanno sparato contro un locale ma per loro è stato un semplice atto di vandalismo..