«La politica purtroppo ha scelto per tutti noi di trattare e convivere con la mafia anziché sconfiggerla».
Sono le parole di Antonio Ingroia, presidente di Azione Civile ed ex pm Antimafia, pronunciate a margine del premio Internazionale giuridico-scientifico Falcone e Borsellino. «Da sempre la classe dirigente del Paese – continua – ha preferito convivere con la mafia anziché combattere per eliminarla».
A ricevere il premio, pure il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. «Ha ragione Nicola Gratteri quando dice che bisogna stare in guardia dai nuovi gattopardi, i nemici di Giovanni Falcone che poi lo hanno osannato dopo la sua morte e, presentandosi come suoi amici, hanno fatto luminose carriere in vari campi e settori. Del resto – ha aggiunto Ingroia, che era tra i giurati – il 25esimo anniversario delle stragi può essere finalmente l’occasione per fare un bilancio della guerra contro la mafia, che lo Stato poteva vincere e non ha voluto vincere».
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