Mafia, estorsioni e spaccio di droga: 148 anni ai boss di Porta Nuova

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Condanne per 148 anni di carcere e tre assoluzioni. È l’esito del processo di primo grado a carico degli uomini appartenenti alla cosca mafiosa del mandamento di Porta Nuova, che nel 2011 fu azzerato in seguito all’operazione denominata “Pedro“. La sentenza è stata pronunciata oggi dai giudici del Tribunale di Palermo presieduta da Vittorio Alcamo. Agli imputati erano contestati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga.

La requisitoria dei pm Caterina Malagoli e Francesca Mazzocco era stata conclusa a giugno. Nel frattempo, però, il pentimento di Antonino Zarcone ha indotto la Procura a chiedere la riapertura della fase dibattimentale per ascoltare il boss bagherese, che, sentito dai magistrati, ha confermato le accuse agli imputati.

In primo grado sono state condannate sedici persone. A Daniele Lauria sono stati inflitti 20 anni di carcere, 19 a Ivano Parrino, 16 ad Antonio Lo Iacono, 14 a Francesco Chiarello, 12 a Rodolfo Allicate e Giuseppe Auteri, mentre Cristian Mancino è stato condannato a 10 anni e Vincenzo Coniglio a 9.

Condanne anche per Domenico Marino (8 anni), Giovanni Giammona (3 anni e 6 mesi. Sarebbe stato lui a rifornire di droga alcuni attori dellla fiction Squadra Antimafia Palermo Oggi), Giuseppe Di Marco (6 anni), Giuseppe Migliore (5 anni e 4 mesi), Matteo Ravetto (5 anni), Giustino Rizzo e Giusto Galiano (3 anni) e Salvatore Sampino (2 anni e 6 mesi). Assolti Nunzio La Torre, Maurizio Pecoraro e Agostino Catalano.

Tantissime le attività commerciali che sarebbero state vessate dalle estorsioni nel territorio “governato” dai boss del mandamento di Porta Nuova. Clamoroso il caso della già citata fiction Squadra Antimafia Palermo Oggi

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