#Mafia, confermate le condanne legate all’operazione #Carthago
La suprema corte di cassazione ha confermato le condanne inflitte in corte di appello nei confronti degli affiliati ai clan di Altofonte e Borgetto arrestati nell’ambito dell’operazione Carthago, scattata nel 2009 ad opera dei carabinieri di Monreale.
Un solo assolto, Pietro Brugnano, già assolto anche in appello e pene confermate per tutti gli altri imputati.
Sono stati condannati definitivamente il boss di Altofonte Mimmo Raccuglia a cui sono stati inflitti 13 anni, 9 anni sono andati a Salvatore Corrao e Francesco Nania, quest’ultimo in continuazione con precedenti condanne, mentre sei anni ciascuno sono stati comminati a Santo Musso ed al boss Borgettano Giuseppe Giambrone detto “u stagnalisi”.
La condanna per quest’ultimo ha provocato la rottura dell’armonia natalizia che si respirava in certi ambienti a Borgetto, dopo che da tempo erano tornati a circolare per le vie del paese Francesco Rappa e Nicolò Salto, altri due pezzi da 90 del panorama mafioso Locale.
Il primo ha scontato la condanna inflittagli ed è stato scarcerato, mentre il secondo è miracolosamente sfuggito ai Killer che volevano eliminarlo ed è in stato di libertà a Borgetto.
Adesso, a seguito della condanna, lo stagnalisi dovrà scontare presso le patrie galere un residuo di pena di 1 anno 1 mese e 26 giorni, in un ambiente certamente meno confortevole di quelli frequentati nella lunga latitanza negli Stati Uniti grazie alla quale si era sottratto per qualche tempo alla giustizia.
Certamente un brutto regalo per un Natale che u stagnalisi ricorderà a lungo.