La ‘ndragheta aiuta Matteo Messina Soldino

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Parla procuratore aggiunto, boss ha paura di essere venduto

“Possiamo affermare dalle nostre indagini che la ‘ndrangheta ha sostenuto la latitanza di Matteo Messina Denaro. In questo momento il suo business principale è soprattutto il traffico di droga. Io credo che tema moltissimo che qualcuno possa venderlo”. Lo dice Teresa Principato, procuratore aggiunto di Palermo, intervenuta telefonicamente nel corso del programma “Gli Intoccabili”, condotto da Klaus Davi su LaC.

“I rapporti fra la malavita organizzata calabrese e Matteo Messina Denaro sono basati su punti incontrovertibili – spiega il magistrato – Contatti con la ‘Ndrangheta ci sono dai tempi di Riina. Non c’è niente di nuovo”. “La leadership della ‘Ndrangheta è dovuta al fatto che non c’è stato obiettivamente lo stesso lavoro se non da cinque sei anni, da quando è arrivato a Reggio Calabria il dottor Pignatone e adesso De Raho. Ma prima c’erano erano molto pochi risultati”, ha concluso a proposito del contrasto alla ‘ndrangheta.

ansa
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