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I dieci comandamenti dell’antimafia

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I dieci comandamenti dell’antimafia

Primo: se incontri un mafioso girati dall’altro lato e sputa: (comunque, non sputargli in faccia: correresti il rischio di beccarti una pistolettata)

Secondo: se il mafioso ti chiede il pizzo tu raddoppia, cioè chiedigli il doppio di quanto lui pretende: se gli fai vedere di aver paura sei già nelle sue mani; dopo di che denuncialo: chi paga e accetta di pagare diventa un finanziatore della mafia, e quindi un suo complice;

Terzo: Se ti accorgi che le forze dell’ordine non sono in grado di proteggerti, evita di farti ammazzare e comunque cerca un modo per proteggerti:  per esempio, è bene avere un amico cui raccontare tutto e a cui rivolgerti in caso di bisogno: se poi è un amico che sa difendersi e sa difenderti, meglio;

Quarto: Non aspettare che siano gli altri a liberarti dalla mafia: i giudici e le forze dell’ordine fanno il possibile, ma anche tu devi fare qualcosa: in questa partita hai l’obbligo di essere un giocatore, non uno spettatore;

Quinto: ricordati di ricordare le date in cui sono state uccise le vittime della mafia: ricordare l’efferatezza di certi crimini aiuta a far crescere la rabbia: noi non dimentichiamo.

Sesto: Il mafioso non è un uomo d’onore né un padre protettore: è un delinquente che, come le zecche, succhia il sangue e si arricchisce sul lavoro degli altri: stanne alla larga;

Settimo: Se sai che il supermarket, il negozio presso cui ti servi, la pompa di benzina o il titolare del cantiere presso cui ti servi pagano il pizzo o sono, in qualche modo collusi con i mafiosi, non andarci: porti denaro nelle loro tasche;

Ottavo: Il traffico delle droghe, dalla cannabis all’hashish alla cocaina, all’eroina, all’estasi, al crack e altre porcherie del genere che spuntano ogni giorno, è interamente nelle mani della mafia: anche qua, devi essere cosciente di essere un cliente dei mafiosi e di portar loro il tuo denaro;

Nono: Guardati intorno e impara a identificare i mafiosi (persone, ditte, imprese) che “governano” il tuo territorio e fanno affari secondo metodi che apparentemente sono normali: cerca di costruire poi, assieme ad altri che sono d’accordo con te, l’opposizione: è importante non essere soli in questa battaglia;

Decimo: Il mafioso è un uomo come tutti gli altri: se non lo accetti e ti metti in testa che la mafia non è invincibile, puoi vincere. E ricorda, quando vai a votare:  esistono partiti che sono veri e propri covi di mafiosi e  la mafia va a braccetto con gran parte dell’attuale classe politica, a cominciare da chi oggi dirige il paese : il detto “na manu lava l’autra e tutti dui lavanu a facci” vuol dire che, dare il voto a questa gente, non ti fa lavare la faccia, ma te la fa sporcare di più, te la fa sporcare di merda.

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Salvo Vitale

Salvo Vitale è stato un compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra, nella Cinisi governata da Tano Badalamenti, il boss legato alla Cupola guidata negli anni Settanta da Stefano Bontate.

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