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Stazione di stoccaggio e compostaggio a Terrasini: in corso la riunione alla Regione, si va verso un ulteriore rinvio

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Sit in di protesta stamane dinanzi agli Uffici del Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione Sicilia di Viale Campania che, dopo due rinvii, dovrebbe decidere definitivamente sul futuro dell’impianto di stoccaggio-compostaggio che dovrebbe sorgere in Contrada Paterna-Zucco a Terrasini.

Alla Conferenza di servizio hanno partecipato, con diritto di parola ma non di voto, il Sindaco di Terrasini Dr. Giosuè Maniaci, assistito da un tecnico del Comune, il rappresentante legale della Ditta “C.F. Edil Ambiente Srl” Francesco Cusumano (anch’egli assistito da un proprio tecnico di fiducia) e Eva Deak consigliera comunale di Terrasini su delega della parlamentare Claudia Mannino. Mentre trasmettiamo la riunione, dopo una sospensione è ripresa, poiché ci sono una serie di posizioni e pareri diversi, quello favorevole dei vigili del fuoco e di alcuni esponenti regionali, quello contrario di altri, la mancanza di un piano regionale dei rifiuti, come fatto notare dal deputato cinque stelle Trizzino, la mancanza di indicazioni precise nel piano regolatore di Terrasini, che avrebbe dovuto o dovrebbe destinare quell’area ad uso agricolo e una serie di altre carenze attribuibili in gran parte ai tecnici comunali. Nella migliore delle previsioni, com’è uso presso gli uffici regionali, si andrà a un rinvio, se non addirittura al passaggio della patata bollente alla Amministrazione regionale che verrà fuori dalle nuove elezioni.

Il progetto ha trovato l’ostilità di buona parte della popolazione terrasinese, in particolare di coloro che hanno l’abitazione vicina al luogo in cui dovrebbe sorgere la stazione e dove sono nate, negli ultimi anni aziende che si dedicano a colture biologiche di pregio, come quelle dell’Orto di Nonno Nino, i cui terreni sono molto vicini al costruendo centro: l’azienda è stata ritenuta recentemente d’eccellenza (“Best in Sicily”) e premiata da Oscar Farinetti, soprattutto per le sue culture di frutti esotici

Alla posizione iniziale di otto consiglieri inizialmente si è poi associato tutto il Consiglio comunale e la Giunta comunale  sostenendo che il “territorio non si presta per tale opera e che la sua realizzazione rappresenterebbe la fine della nostra economia” oltre che costituire un ostacolo per gli insediamenti turistici della zona. Il sindaco di Terrasini, dopo qualche perplessità iniziale, ha espresso pubblicamente la sua contrarietà, e anche gli ultimi due Consigli comunali, di cui l’ultimo all’unanimità, si sono espressi contro. Anche i funzionari comunali hanno revocato tutti i pareri e procedimenti amministrativi frettolosamente concessi in precedenza.

In un documento a firma di varie associazioni locali, che si aggiunge a un dossier presentato dal WWF di Terrasini, Riserva orientata di Capo Rama, si fanno rilevare una serie di problemi, come “la strada di ingresso, parecchio stretta e non perfettamente percorribile, non ci sono vie di fuga, la strada è chiusa, ci sono persino abitazioni a circa 150 metri e tante entro la fascia dei 1000 metri (fattore escludente, e non l’unico, secondo la normativa di riferimento); la ditta non si è mai occupata di compostaggio e/o stoccaggio rifiuti; a dispetto di quanto dichiarato, nella vecchia discarica di Terrasini (mai bonificata), che si trova accanto al terreno di questo progetto, le fiamme hanno gravemente lambito la zona, negli anni scorsi c’è stato un incendio durato diversi giorni (documentato da una relazione dei vigili del fuoco)”.

Vi informeremo sugli sviluppi dell’incontro.

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Salvo Vitale

Salvo Vitale è stato un compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra, nella Cinisi governata da Tano Badalamenti, il boss legato alla Cupola guidata negli anni Settanta da Stefano Bontate.

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