Raccolta dei rifiuti? È un casino!!!

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Malgrado la buona volontà degli operatori ecologici, malgrado i comunicati stampa e le dichiarazioni ottimistiche su facebook degli assessori, la situazione dei rifiuti è disastrosa.

Per consolarci, diciamo, non solo a Partinico. A Carini il sindaco Giovì Monteleone ha avviato una vera e propria campagna di controllo, non esitando a fare ricerche anche dentro i sacchi della spazzatura per risalire ai porci che li buttano disinvoltamente per strada, e la cosa sta dando ottimi risultati, se si tiene conto che in tre mesi sono più di duemila le contravvenzioni elevate. A Partinico forse non superiamo le duecento, molte delle quali non saranno nemmeno pagate. Ci sono dei posti che ormai hanno sostituito a tutti gli effetti quelli in cui erano ubicati i cassonetti e che sono diventati i punti preferiti di lancio degli irriducibili che ancora rifiutano di fare la differenziata o degli esasperati che se la vedono respingere dai punti di raccolta che invece dovrebbero essere attrezzati per ricevere tutto. Perché al cittadino che si sposta per conferire il suo rifiuto, dal momento che dove abita non arriva nessuno a raccoglierlo, non si può dire “oggi non è giornata” oppure “qui non si raccoglie indifferenziata”. Quando si è respinti la tentazione di buttare tutto diventa troppo forte. Se punti di accumulazione si sono formati sulla Partinico-Alcamo, nei paraggi della vecchia discarica, o, quasi giornalmente, davanti all’ospedale, presso il bar Reale, o sulla via Parrini, quella che ormai potremmo definire “Via dei rifiuti” è la strada che dalla vecchia Clinica Patti porta allo scaro, ovvero al mercato ortofrutticolo: qua si vedono in maniera ininterrotta, per oltre un chilometro, sacchetti di tutti i tipi, spesso accumulati o altre volte gettati in un angolo, quasi si volesse nasconderli.

Quando finalmente, attraverso pericolosi slalom si arriva all’autocompattatore in sosta al mercato, si è presi da un altro dubbio, visto che l’autista se ne sta comodamente seduto al volante: gettare il sacchetto nel compattatore o nella montagnola di rifiuti che si è formata vicino ad esso. E un altro amletico dubbio assale il cittadino: se butto tutto nel mucchio, la monnezza sarà raccolta, oppure l’autista dirà che non rientra tra i suoi compiti raccoglierla? Quindi, alla fine, ci si prende di coraggio e si effettua il rituale lancio, in attesa che il comune organizzi dei campionati di lancio del sacchetto. A quando un sito in cui si potrà conferire tutto? A quando i contenitori per la differenziata davanti alle strade? A quando una decina di telecamere di controllo? A quando una raccolta nei tempi previsti dal calendario di esposizione, che spesso non vengono rispettati né dagli operatori né dagli utenti? È un casino!!!

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