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Partinico, parte la raccolta differenziata

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Partinico. Parte la raccolta differenziata, ma rimangono molte ombre su come andrà avanti.

Il servizio che abbiamo trasmesso tre giorni fa (QUI), sulla decisione di iniziare a Partinico la raccolta differenziata dei rifiuti, con tanto di “tammurinaru” che gridava: “Sintiti, sintiti, sintiti…” è sembrato a qualcuno che, come al solito trova sempre da ridire, irriverente e poco rispettoso nei confronti di una decisione “coraggiosa” e “degna di un paese civile”. Sia chiaro che non si può che plaudire a questa iniziativa che aspettavamo da tempo e per la quale si sono battuti tutti quelli che credono nel miglioramento delle condizioni dell’ambiente, tra i quali non va scordato il compianto Gino Scasso, creatore e responsabile della locale sezione di Lega Ambiente. Intendevamo pure, così come abbiamo fatto, sia pure in modo burlesco, indicare i giorni della raccolta e le modalità decise dall’amministrazione comunale. Vanno dette, per contro, alcune cose:

  • La decisione è arrivata troppo tardi e non per merito dell’amministrazione, ma per disposizione della Regione, che ha minacciato serie contromisure nei confronti dei comuni inadempienti. A sua volta la Regione ha agito per decisione e volontà dell’Europa, dove la differenziata è praticata da vari anni.
  • La decisione è invece arrivata troppo presto per Partinico, nel senso che si è dovuto lasciare spazio all’improvvisazione e ipotizzare un periodo di prova e di collaudo prima che la raccolta vada a regime.
  • È mancato un adeguato servizio di formazione e di informazione e non può bastare una brochure o il collegamento al sito del comune per avere idee chiare e per disporre di tutte le informazioni possibili. Sappiamo che è stato costituito il C.O.C, che non è la gallina che fa l’uovo, ma il Centro Operativo Comunale, cui aderiscono associazioni, Protezione Civile, Polizia Urbana, vari settori delle forse dell’ordine e altri enti, i quali si faranno carico di questo delicato settore dell’inormazione, piazzandosi magari anche davanti agli appositi contenitori per spiegare ai cittadini come devono procedere: se sono rose fioriranno.
  • È diffusa opinione che la “differenziata” non serve perché poi i rifiuti verrebbero ammassati tutti insieme e conferiti in discarica: la cosa non è vera, ma bisognerebbe comunicare ai cittadini anche i luoghi provinciali di raccolta e le modalità di conferimento dei rifiuti differenziati raccolti.
  • Mancano e non sappiamo quando saranno disponibili in quantità idonea ai bisogni del paese, appositi contenitori per la differenziata, da dislocare in vari angoli. Per non parlare dei condomini, i quali dovranno provvedere a loro spese a dotarsene;
  • È insufficiente l’individuazione di soli tre spazi di accumulo dei rifiuti differenziati per chi non ha la possibilità di fruire del porta a porta: due di questi spazi sono limitrofi ai territori di Trappeto e di Balestrate, mentre il terzo è ubicato al mercato ortofrutticolo, che non è facile raggiungere; accorrerebbero altri punti soprattutto in località Gambacurta, dove si tiene il mercatino e in zona limitrofa a Borgetto;
  • È scarso il numero degli uomini destinati alla sorveglianza, per i trasgressori; i vigili urbani, che già sono oberati da diversi carichi di lavoro, si troveranno tra le mani la patata bollente di chi è stato abituato a considerare da sempre la strada come il posto di tutti e quindi il posto in cui tutti possono gettare i rifiuti.
  • Non sappiamo se saranno sufficienti gli uomini, o meglio gli operatori ecologici incaricati della raccolta porta a porta, e non pare che siano state date loro disposizioni per diffidare o punire chi non si attiene alle modalità decise.
  • Non sono note le modalità con cui saranno serviti i residenti nelle campagne o nelle periferie, poiché è chiaro che gli operatori ecologici non potranno fare il giro di tutte le contrade: non sarebbe opportuno stabilire per costoro dei punti di raccolta?
  • Andrebbe anche discusso l’uso di telecamere per l’identificazione dei trasgressori. Ail cittadino deve sapere che il tempo in cui si sentiva padrone di tutto è finito.

Sicuramente altri problemi nasceranno nel momento in cui partirà la raccolta e si tireranno i primi conti su com’è andata la prima fase. Noi ci auguriamo solo di non vedere più immensi cumuli di rifiuti di ogni genere per le strade, specialmente adesso che il caldo favorisce la fermentazione e il passeggio di topi grossi come conigli, e speriamo pure che non spuntino i soliti balordi pronti a dare fuoco ai rifiuti per dimostrare la loro “spirtizza” e il loro rifiuto di seguire le regole di un paese civile. Con un minimo di tolleranza per chi sbaglia, almeno nei primi tempi, e un quotidiano servizio d’informazione sui mezzi stampa, anche con manifesti, su ciò che si sta facendo e su come procede, anche per incoraggiare i cittadini che in ciò hanno da sempre creduto.

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Salvo Vitale

Salvo Vitale è stato un compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra, nella Cinisi governata da Tano Badalamenti, il boss legato alla Cupola guidata negli anni Settanta da Stefano Bontate.

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