Il 14 settembre scorso, gli agenti hanno sottoposto a sequestro penale, in posizione aperta, tre cancelli in fase in installazione, presso il Villaggio Marina. Gli autori del reato non sono stati ancora individuati.
“I vigili urbani – affermano alcuni cittadini – dovrebbero adottare lo stesso provvedimento anche nelle baie confinanti con la Marina, nelle quali l’accesso al mare e alla spiaggia è garantito soltanto a pochi privilegiati”.
Alle lamentele risponde il comandante della compagnia, Antonino Barbera: “L’azione svolta dalla nostra squadra, è stata possibile nella flagranza di reato e pertanto, per evitare che l’illecito penale fosse portato ad ulteriori conseguenze si è operato d’iniziativa apponendo i sigilli alle opere in corso di realizzazione”. Nei cantieri ancora in piena attività, infatti, non era stata trovata alcuna autorizzazione, da qui la decisione di portare avanti l’operazione, su direttive dell’art.1161 del Codice di Navigazione, il quale prevede che “le opere messe in atto, pur senza occupare direttamente la zona demaniale, ne impediscono tuttavia l’uso pubblico atteso che le stesse creano uno sbarramento e quindi un ostacolo alla libera fruizione della collettività”.
Sui manufatti già realizzati da diversi anni, come sottolinea Barbera, “non è possibile apporre i sigilli d’iniziativa”. Si può agire, su mandato dell’Autorità Giudiziaria, soltanto quando si verifica la flagranza del reato, come nel caso di c.da Agnone Marina.
Sulla vicenda prendono posizione anche gli abitanti dei villaggi che sorgono sulla costa megarese: “Le stradine che circondano le nostre case, comprese quelle che sboccano sulla sabbia, sono curate quasi esclusivamente da noi, pertanto le consideriamo private e riteniamo lecito chiuderle vietando l’accesso ai non residenti”.
Replica ancora una volta il Comandante della Polizia Municipale di Augusta: “Tutte le strade aperte al pubblico passaggio ed utilizzate da una collettività indiscriminata sono, anche se private, equiparate alle strade pubbliche e non possono essere chiuse con cancelli o altri tipi di sbarramento. Per poter realizzare una chiusura occorre in ogni caso l’autorizzazione della Pubblica Amministrazione. Se questa non è stata rilasciata per i cancelli esistenti – conclude – le chiusure realizzate sono da considerare abusive”.
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