Nell’ottica di un’azione di contrasto contro chi frappone impedimenti sulle strade che danno l’accesso al Demanio Marittimo, la Polizia Municipale, in data 14.09.2015, ha eseguito un intervento in C.da Agnone Marina, dove erano in corso lavori per il posizionamento di tre cancelli su altrettante strade da tempo immemorabile aperte alla libera fruizione del pubblico e pertanto pubbliche.
Nella fattispecie, entra anche a pieno titolo quanto dettato dall’art. 1161 del Codice di Navigazione il quale prevede che le opere messe in atto, pur senza occupare direttamente la zona demaniale, ne impediscono tuttavia l’uso pubblico atteso che le stesse creano uno sbarramento e quindi un ostacolo alla libera fruizione della collettività.
I tre cancelli sono stati sottoposti a sequestro penale in posizione aperta, sia perché in loco non si rilevavano estremi di eventuali titoli autorizzativi sia per quanto previsto dall’art. 1161 del Codice di Navigazione.
Le indagini sono ancora in corso per risalire agli autori o ai committenti delle opere che saranno segnalati all’Autorità Giudiziaria.
Dal mio canto continuerò a denunciare l’abusivismo che sovrasta sempre più imponente le nostre coste e continuerò a lottare contro la chiusura selvaggia dell’accesso a mare perché la ritengo non solo una mancanza di rispetto nei confronti di chi non può permettersi un’abitazione estiva marittima ma anche e soprattutto un’illegalità con la quale il nostro Paese non può e non deve continuare a convivere. Nelle spiagge libere non dovrebbe vigere la “proprietà privata” poiché costituiscono un bene comune di cui Tutti devono poter usufruire, senza distinzioni alcune e senza limiti vari. Mi appello ancora una volta alle autorità competenti affinché raccolgano le mie segnalazioni e quelle di tante altre persone ed effettuino, il più presto possibile, un’approfondita azione di controllo in tutte le baie del territorio megarese, tra le quali Costa Gaia, Villaggio S. Leonardo, Onda Verde, Baia del Gambero, del silenzio, Castelluccio ecc., mete di turisti e liberi cittadini che trovando le porte chiuse, si vedono costretti a spostarsi in altri litorali del siracusano. I passaggi pedonali raffigurati nelle foto che seguono sono da considerarsi assolutamente inutili poiché all’esterno dei villaggi non esistono parcheggi e lasciare la macchina in autostrada è illegale. E poi chi sarebbe disposto a fare metri e metri di strada a piedi, sotto il sole cocente, con ombrelloni, borse varie e possibilmente bambini o neonati al seguito?
Intanto attendo sviluppi sulle indagini in corso riguardo l’operazione sopracitata degli agenti di polizia municipale.
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Danilo sarò sicuramente l'unico a difendere il tuo operato ma semplicemente perché la penso come te, io non so la situazione delle strade all'interno dei villaggi se risultano private o no ma se sono suolo pubblico allora l'accesso alla strada e quindi al mare deve essere lasciato libero, questo dice la legge. Per il resto capisco il punto di vista di chi ha comprato casa li ma la colpa dell'inciviltà di qualcuno non può essere pagata da tutti e poi ricordo che quando acquisto casa non compro anche la strada!
E' un problema del piano regolatore... all'epoca si doveva lasciare libero in partenza in quanto nessuno può bloccare lo sbocco al mare e dire fate il giro o entrate a mare con l'elicottero...è una mentalità borbonica che nulla ha a che vedere con la democrazia... Io avrei controllato pure se le rispettive distanze tra le abitazioni siano veramente regolari..e cmq non credo che la privatizzazione possa occupare pure la libertà di altri cittadini... è quindi chiaro che si è abusato per troppo tempo.....certo ora bisogna controllare la regolarità delle eventuali abusi edilizi in loco... Grazie Danilo per il tuo nobile contributo.