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Francofonte ricorda Peppino Impastato nell’ambito del concorso in memoria del Caporal Maggiore Sebastiano Ville

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Si è svolta a Francofonte, in provincia di Siracusa, l’ottava edizione del concorso in memoria del Caporal Maggiore Sebastiano Ville. Tema di quest’anno: “Peppino Impastato, ucciso dalla mafia per cento passi (e più) di libertà”.

Ieri 1 febbraio a Francofonte, i ragazzi dell’Istituto “Alaimo” hanno dato luogo, assieme ai loro docenti a una bella manifestazione, ovvero all’annuale premio dedicato a Sebastiano Ville, un militare di Francofonte ucciso il 9 ottobre 2010 in Afghanistan nel corso di un’imboscata dei talebani, assieme ad altri quattro suoi commilitoni. Inutile qualsiasi commento su questa missione costata una cinquantina di morti, voluta dagli Stati Uniti, solo per suggerire l’idea di una coalizione internazionale, di fatto inesistente, sul terrorismo. La missione non è riuscita a sradicare la presenza dei talebani che ancora oggi continuano la loro attività terroristica con una spaventosa scia di attentati e di morti.

Quest’anno i lavori hanno visto come figura centrale Peppino Impastato. I ragazzi hanno prodotto diversi tabelloni e filmati, cercando di ricostruire i momenti più salienti della vita di Peppino attraverso le immagini che di lui si conoscono. Le testimonianze di Faro Di Maggio e di Salvo Vitale, compagni di Impastato, sono servite a chiarire meglio la personalità e le idee di Peppino, suggerendo di andare oltre il ricordo e la manifestazione per costruire un progetto di vita e dare il proprio contributo alle dinamiche della società contemporanea. Prezioso anche il contributo dell’attrice Lucia Sardo, originaria di Francofonte, la quale ha ricordato il suo ruolo di “mamma” di Peppino nel film I cento passi, il suo rapporto con Felicia e la traccia profonda che questa conoscenza ha lasciato nella sua vita. Alla manifestazione – aperta coi saluti della Dirigente scolastica Anna De Francesco e organizzata dalla professoressa Maria Teresa Raudino, con la collaborazione di Danilo Daquino e delle insegnanti Angela Pavano e Ivana Gualtieri – hanno partecipato anche i genitori e parenti di Sebastiano Ville, oltre che una rappresentanza dell’esercito.

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Salvo Vitale

Salvo Vitale è stato un compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra, nella Cinisi governata da Tano Badalamenti, il boss legato alla Cupola guidata negli anni Settanta da Stefano Bontate.

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