L’Associazione Uni-life, composta da un gruppo di studenti che frequentano l’Università di Modena-Reggio Emilia, ha promosso questa sua prima iniziativa, con il nome “Con Stato la mafia”, alla quale hanno invitato Salvo Vitale, Saverio Masi, componente della scorta del giudice Di Matteo e Rita Dalla Chiesa.
L’iniziativa ha visto una discreta partecipazione di studenti e no nell’aula magna dell’Università. Salvo Vitale, rifacendosi al tema dell’incontro, ha parlato delle drammatica esperienza del depistaggio delle indagini sull’omicidio di Peppino Impastato, della complicità, più o meno evidente tra i mafiosi ed esponenti dello stato, a partire dall’allora maggiore Subranni, del ruolo dei compagni e della madre di Peppino, alla ricerca di giustizia, sino alla sentenza finale, dopo 22 anni. Saverio Masi, che,dopo anni di lavoro alla ricerca dei covi di Bernardo Provenzano e Matteo Messina-Denaro, qualcuno dei quali aveva già individuato, è stato rimosso dal suo posto e assegnato alla scorta del giudice Di Matteo, ha puntato il dito su una serie di fatti dai quali si evince senza ombra di dubbio lo stretto rapporto tra mafia e stato, partendo da una frase di Totò Riina, secondo cui, per sradicare la mafia occorre recidere i rapporti con la politica. Rita Dalla chiesa ha parlato della sua personale vicenda in rapporto agli ultimi giorni della vita di suo padre e a tutta una serie di strani fatti verificatisi dopo la sua morte, quasi a indicare che si era trattato di una morte annunciata e decisa altrove. È intervenuto in video-conferenza Salvatore Borsellino, il quale ha ripercorso alcuni momenti della lunga vicenda riguardante i processi per accertare la verità sull’omicidio di suo fratello Paolo,ha parlato della “casa di Paolo”, una struttura che ha fortemente voluto, onde creare, per i bambini delle zone più a rischio di Palermo. un punto di ritrovo e di crescita culturale.
Gli interventi si sono soffermati sulla manifestazione in favore di Di Matteo, che si svolgerà a Roma il 14 novembre e alla quale, è stato notato, è importante partecipare per creare un’area di protezione e solidarietà nei confronti del giudice più a rischio d’Italia. È stata rilevata inoltre l’importanza di questi incontri in una zona,come quella di Reggio, dove da tempo si sono insediate intere comunità di calabresi, in gran parte provenienti da Cutro, che hanno conquistato un ruolo centrale nel campo dell’edilizia e dei trasporti. Alla processione della Madonna di Cutro, esportata a Reggio Emilia ha partecipato anche l’allora sindaco della città, oggi ministro, Del Rio.
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Grande uomo e giornalista. Come lui non esistono