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Biografia di Felicia Bartolotta Impastato

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In memoria di Felicia, madre di Peppino Impastato, morta il 7 dicembre 2004

Felicia Bartolotta, nata il 24 maggio 1916 e deceduta il 7 dicembre 2004 rappresenta una delle figure più significative della lotta contro la mafia in Sicilia. Sposò Luigi Impastato, cognato di Cesare Manzella, capomafia di Cinisi negli anni ’50, deceduto nel 1963 a causa di un attentato dinamitardo. Ebbe tre figli, Giuseppe, Giovanni (morto ancora bambino) e Giovanni, cui venne dato il nome del fratello morto. Le vicissitudini della sua vita sono raccontate nella sua autobiografia La mafia in casa mia. Poiché le scelte politiche di suo figlio Peppino avevano creato una netta frattura all’interno della famiglia, divise la sua vita tra un marito violento e anche lui appartenente al sodalizio di Cosa nostra e il figlio, nettamente contrario alla mafia e alle sue collusioni con la politica. Dopo l’assassinio del figlio Peppino rigettò la cultura mafiosa della vendetta, costituendosi parte civile nel procedimento contro i responsabili dell’omicidio e contribuendo, con il suo coraggio e il suo impegno quotidiano, a smantellare il depistaggio sulle indagini, portato avanti, in un primo tempo, dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, secondo cui suo figlio sarebbe morto nel corso di un attentato da lui stesso preparato. La Commissione Parlamentare Antimafia ha confermato, nel 2000 una serie di omissioni e deviazioni delle indagini, mentre il processo per la morte di Peppino Impastato si è concluso con la condanna all’ergastolo di Gaetano Badalamenti, quale mandante dell’omicidio, assieme a Vito Palazzolo, condannato a 30 anni. Significativa e decisiva la testimonianza di Felicia al processo. Per il resto dei suoi giorni Felicia è diventata un punto di riferimento per scolaresche, visitatori vari, giornalisti, magistrati, che sono andati a visitarla per ascoltare la sua testimonianza e il suo costante incoraggiamento nella lotta alla mafia.

BIBLIOGRAFIA:

La mafia in casa mia, edizioni La Luna, Palermo, 1987 (a cura di Umberto Santino e Anna Puglisi)

Peppino è vivo, edizioni EGA, Torino, 2007, con alcune poesie dedicate a Felicia (a cura di Salvo Vitale)

Mostra fotografica visitabile a Casa Memoria Cinisi (a cura di Guido Orlando e Gabriella Ebano)

Cara Felicia, Palermo, 2005 (a cura di Anna Puglisi e Umberto Santino)

Felicia, tributo alla madre di Peppino Impastato, edizioni Navarra, Palermo, 2010 (a cura di Salvo Vitale e Guido Orlando)

Felicia, La mafia uccide il silenzio pure, film curato dal regista Gregorio Mascolo

Felicia: fiction trasmessa a Rai Uno il 10-5-2016

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Salvo Vitale

Salvo Vitale è stato un compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra, nella Cinisi governata da Tano Badalamenti, il boss legato alla Cupola guidata negli anni Settanta da Stefano Bontate.

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