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Auguri di buon natale

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Oggi 21 dicembre, solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno.

Qualche nuvola non riesce a coprire la luce, che sembra abbagliante quando il sole viene fuori. Il tempo è gradevole, alla faccia di tutti quelli che si trovano tra la nebbia e la neve. I soliti assassini guastano il natale ai Tedeschi, piombando con un camion in mezzo a tanta gente che a loro non ha fatto niente e che li accoglie, ma che per le loro perversioni mentali sono diventati nemici. Solita esibizione di muscoli, del tipo “li prenderemo”, “non abbiamo paura”, solito rafforzamento delle misure di sicurezza, in concreto inutile, ma che serve a tranquillizzare psicologicamente e ad esorcizzare la gente comune da oscure paure. Soliti accostamenti fuori posto tra l’assassino che ha ucciso l’ambasciatore turco e gli assassini di Berlino, così come da qualche giorno si fanno accostamenti altrettanto sbagliati tra il sindaco di Milano Sala, dimissionario perché indagato, e quello di Roma, Raggi, cui è stato arrestato un fedelissimo del suo cerchio magico.  Aleppo continua a vivere il suo dramma di distruzione nel silenzio complice dell’Europa. Renzi ha rispolverato il “mattarellum”, tre quarti maggioritario e un quarto proporzionale, nella sua perversa concezione della politica come un gioco a poker.

Insomma, nulla di nuovo. Intanto Natale è alle porte. Quest’anno sembra che siano aumentati gli acquisti di generi alimentari, diminuiti quelli dei panettoni e che, per i regali, ci si sia orientati su oggettini simbolici, più che su doni eclatanti,  costosi e inutili. Insomma, un po’ di buon senso su come spendere i soldi senza buttarli al vento. Sono purtroppo ancora presenti gli effetti d’una crisi che ci avevano fatto credere in via di superamento, ma che invece attanaglia ancora l’Italia e della quale sentono il peso sia le attività commerciali sia tutti coloro che hanno perso il posto di lavoro o sono in procinto di perderlo. Insomma, c’è poco da festeggiare. Che auguri si possono fare, a Partinico? Al sindaco, che possa coronare la sua carriera politica con l’elezione al parlamento regionale? Qualcuno direbbe: “va bene, abbasta ca si leva di mmensu”. A monsignor Salvia, affinché vada a rendere omaggio alla croce di Andrea Fardella, nella villetta di Padre Pio, benedetta dal vescovo? “Va bene, ma ci vuole un po’ d’umiltà e lui non ce l’ha”. Ad Antonina Bertolino, affinché se ne vada al più presto in contrada sant’Anna, alla faccia di tutti coloro che vorrebbero farla stare dov’è? “Va bene, zza Nina, liberaci dal male e così sia”.

Non possono mancare gli auguri alla Saguto, che dovrebbe festeggiare ai Pagliarelli, ma che invece festeggerà, al suo solito con ventresca di tonno, panettone Fiasconaro, proveniente da Castelbuono, sede del suo ex regno, l’Abbazia sant’Anastasia, ancora in mano all’amministratore Scimeca e frutta fresca regalata dal chiarissimo professor Carmelo Provenzano. Tutto cucinato da suo figlio Elyo. Non ci sono indicazioni sul regalo di Cappellano Seminara: dopo la splendida collana per il suo compleanno, forse le regalerà un Cappellino firmato Dolce e Gabbana.

Non possono mancare gli auguri per i tre Mattei, che sono come i panettoni “le tre Marie”, nessuno li guarda più: Matteo Messina, quello che di Denaro, dopo gli ultimi sequestri ai suoi amici di Castelvetrano e Marsala se ne trova sempre meno e al quale si potrebbe regalare un occhiale Ray ban comprato dai cinesi, accompagnato da un paio di manette. Auguri a Matteo Renzi, al quale si potrebbero comprare i quattro volumi del “Capitale” di Marx e farglieli mangiare al pranzo di Natale e auguri a Matteo Salvini che intravediamo mentre corre verso Betlemme inseguito a pedate in culo dai 173 mila migranti che sono arrivati in Italia solo quest’anno.

Auguri a Gentiloni, di non rompere i polmoni, auguri a Mattarella, stia attento alla cacarella, auguri ad Alfano, stia attento all’ano e all’Estero se ne vada lontano, auguri a Crocetta, di prenderla in quel posto da chi se l’aspetta e da chi  non se l’aspetta, auguri a Papa Francesco, stai attento a non prendere fresco, auguri a Beppe Grillo di tornare a fare il comichillo,  e auguri anche a Trump e a quelli che lo hanno votato: attaccativi a u tram.

Insomma, buon Natale a chi sta bene e a chi sta male. Buon natale in generale.  

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Salvo Vitale

Salvo Vitale è stato un compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra, nella Cinisi governata da Tano Badalamenti, il boss legato alla Cupola guidata negli anni Settanta da Stefano Bontate.

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