Alla cerimonia hanno presenziato il Comandante Interregionale Carabinieri Culqualber Gen. C. A. Riccardo Amato e il Comandante della Legione Carabinieri Sicilia Gen. B. Riccardo Galletta.
Alle 21.00 circa del 16 ottobre 1945, sette Carabinieri del Nucleo Mobile di Niscemi, stavano effettuando una perlustrazione in contrada Apa, a circa 4 km dal centro abitato, quando vennero attirati dal latrato di alcuni cani che proveniva da una vicina masseria, dove otto banditi avevano chiesto e ricevuto ospitalità. I malfattori, accortisi dell’arrivo dei Carabinieri, si dileguarono fuggendo da una finestra posteriore della masseria, raggiungendo il ciglione di uno strapiombo che faceva da nascondiglio tra siepi, piante di ficodindia e rovi. Vi si nascosero attendendo, nel buio fitto, il passaggio dei militari dell’Arma che furono un facile bersaglio per i malviventi, armati di fucili, mitra e bombe a mano. Pagano rispose coraggiosamente al fuoco col proprio moschetto d’ordinanza, sostenendo l’impari lotta fino a quando, dopo esser stato ripetutamente colpito mortalmente, cadeva esanime al suolo. Il bilancio dell’agguato fu di 3 morti e 3 feriti.
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