Una settimana d’impegni in tribunale. Per Telejato attività ridotta
Se si voleva creare ostacoli e rallentare, se non fermare la nostra attività d’informazione, si può dire che in qualche modo ci stanno riuscendo. Settimana piena d’impegni e di scadenze giudiziarie per il personale della nostra emittente, a cominciare dal suo direttore. Chi vuole venire a darci una mano ci scriva nella nostra pagina facebook Telejato Notizie. A chi non può, chiediamo di aiutarci a diffondere questo articolo.
Lunedì 22 si terrà un’udienza del processo contro Pino Maniaci. La sua difesa, rappresentata dall’avvocato Bartolo Parrino, dovrà pronunciarsi se accettare la mastodontica mole di intercettazioni di un migliaio di pagine, dalle quali si dovrebbero rilevare le prove delle presunte estorsioni fatte da Maniaci nei confronti dei sindaci di Partinico e di Borgetto, ma dalle quali in realtà si desumono una serie di vicende personali che nulla hanno a che fare con l’estorsione e che documentano come il lavoro di registrazione dei carabinieri si sia accanito sul documentare SMS, messaggi, telefonate ed altri momenti di vita quotidiana, quando invece avrebbe potuto essere indirizzato verso ben altro tipo di lavoro utile al bene e all’ordine di Partinico.
Il 23 gennaio altra udienza di un processo che riguarda un ramo dell’operazione Kelevra e una serie di richieste di archiviazione, originariamente e frettolosamente giudicate come reati dalla procura la quale ne ha successivamente chiesta l’archiviazione. Non mancano le anomalie tra una serie di fatti per i quali è in atto il processo e per gli stessi nei confronti dei quali si chiede l’archiviazione. Vedasi per esempio il caso di Gioacchino De Luca, per il quale i carabinieri, nel contesto dell’operazione Kelevra documentano le collusioni con ambienti poco limpidi di Borgetto, al punto da chiederne l’arresto e da interessare il prefetto, il quale ha predisposto una relazione chiedendo lo scioglimento del comune per mafia, cosa poi decisa dal Ministro: per contro c’è invece una inspiegabile richiesta d’archiviazione, al punto che De Luca starebbe dicendo in giro che tornerà sindaco e che ci penserà lui a sistemare le cose.
Il 24 gennaio a Caltanissetta ci sarà una nuova udienza del processo per una denuncia per diffamazione che il Procuratore di Palermo Lo Voi ha fatto contro il nostro collaboratore Salvo Vitale, reo di avere scritto un articolo satirico dal titolo “Metti una sera a cena”, immaginando che un certo Ciccio Lo Bue sia andato a cena con una certa za Vania e insieme abbiano discusso su quali iniziative prendere nei confronti di Maniaci. Lo Voi ha chiesto a Riccardo Orioles e a Salvo Vitale un risarcimento di 100 mila euro, per la verità un po’ meno di quanto Veronica Lario ha chiesto a Berlusconi per il suo mantenimento. Solo che Berlusconi i soldi li ha. Non c’è dubbio che il processo sembra avere una sentenza annunciata, perché nessuno direbbe che un Procuratore della Repubblica si può sbagliare, ma potrebbe anche succedere che qualche giudice ci pensi bene e che l’errore sia possibile anche per chi sta in alto.
Il 25 gennaio, sempre per questa infinita operazione Kelevra, sarà sentito il capitano De Chirico, oggi a Roma, che l’altra volta è venuto ma a vuoto, perché l’avvocato di Giambrone, Polizzi, figlia di Elisabetta Liparoto, non si è presentata. Speriamo che questa sia la volta buona e che il capitano possa illustrare le motivazioni dei suoi rapporti.