Un anonimo ha detto parlando di Pino Maniaci
Pubblichiamo un pezzo di qualche anno fa che abbiamo trovato su un blog. Vorremmo sapere anche in forma anonima l’autore di questo post più che mai attuale.
[blockquote style=”1″]Good night and good luck!
Qualcuno ha detto, una volta, che “la vita non è altro che congiunzioni, un accidente di cosa dopo l’altra”. Ma gran parte della vita è disconnessa. Sei lì che te ne vai tranquillo, becchi in pieno una buca e finisci in un’altra vita, che neanche sai riconoscere. Ogni giorno ti muovi in mille direzioni diverse, ti trasformi in mille persone diverse; di queste alcune riescono a tornare a casa la sera altre no.
È l’ultima reincarnazione di Joe “baffo” Maniacs, abbiamo imparato a conoscerla per la sua proverbiale capacità di finire nei rivoli più oscuri dell’esistenza. Qualcuno si ricorda quei film in bianco e nero, civili e stringati, che si vedevano negli anni cinquanta e sessanta? Film di Elia Kazan, Sidney Lumet, Arthur Penn. Film come l’ultima minaccia, La parola ai giurati, Piombo rovente e tanti altri. Film che raccontavano storie a carattere sociale e politico, film duri e vigorosi, film che facevano del bene a chi li andava a vedere.
Oggi quel tipo di cinema non si usa più: nessuno ha più il coraggio di fare film in bianco e nero e di raccontare cose vere, scomode, andando contro il potere politico. Ma Joe baffo è uno che va controcorrente. Lui ha carattere, è uno che non molla e và dritto per la sua strada, senza badare alle traversie che vengono a frapporsi sull’itinerario della vita; è uno che crede nel suo mestiere e ne ha fatto una ragione di vita. Le sue sono pellicole che raccontano storie genuine e veritiere raccattate sulle strade blu di una qualche smalltown fuori mano. Storie di cronaca dura che stringono noi spettatori come in una morsa e ci fanno partecipare all’impari lotta tra l’onestà e l’oscuro labirinto del potere. La tua nuova vita ci affascina maledettamente, Joe Baffo; ci ha preso per mano attraverso le immagini di un tuo road-movie.
E allora tra motel da quattro soldi, troppe sigarette fumate, cieli sterminati e centinaia di chilometri percorsi a bordo di auto scassate inseguendo l’ultima ingiustizia. Tra potenti attuali ed ex scesi a patti con il diavolo pur di risalire la china. Tra centinaia di infami querele e la mafia imperante si dipana quest’ennesima epopea del beautiful loser, mille volte già scritta e sentita e mille altre necessaria.
GOD SAVE JOE BAFFO MANIACS. [/blockquote]