Martedì, 24 Novembre 2015
“Premesso che spegnere le frequenze interferenti assegnate ad altri Paesi è un atto di legalità, sulla tv siciliana Telejato è stato montato un caso che non esiste: Telejato non dovrà chiudere perché non è direttamente interessata dalla procedura di rottamazione delle frequenze in quanto trasmette da un impianto nella parte Nord della Sicilia che non interferisce con Malta. Non serve un’inchiesta particolarmente approfondita per scoprirlo: basta leggere la delibera Agcom e il decreto ministeriale che lo stabiliscono”.
Il clamore di quanti si sono indignati per la presunta chiusura della nostra emittente televisiva ha attirato l’attenzione del Sottosegretario Antonello Giacomelli che questo pomeriggio ha chiamato il Direttore Pino Maniaci per informarlo che le notizie sullo spegnimento dell’impianto di Monte Bonifato, ad Alcamo, che serve Telejato, sono false in quanto le frequenze non disturbano Malta al contrario di quanto affermato in precedenza da qualcuno. Giacomelli ha rassicurato e invitato Maniàci e tutta la sua redazione a continuare il proprio operato a difesa della libertà di stampa e contro mafia e malaffare. I due si incontreranno nei prossimi giorni a Roma. Avremo modo di commentare la vicenda nei prossimi giorni, quando “le acque” saranno meno agitate. Intanto urliamo a gran voce: Telejato è salva!
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