Nella caserma dei nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Palermo sarebbero cominciati gli interrogatori delle persone coinvolte nel caso Saguto.

A condurli è il pm Cristina Lucchini che si è spostata dal tribunale di Caltanissetta per venire a interrogare i colleghi. Uno dice, ma non è normale che gli imputati andassero a Caltanissetta? A quanto pare no-Essi negano tutto. Non facciamo nomi perché al tribunale hanno la denuncia facile, e anche se mettiamo un nome a ca..so sono capaci di dire che ci sono gli estremi per identificarlo. Scriviamo solo le iniziali. Il primo si chiama F.L.

“Io? Ma quando mai!! Io non c’entro. Faceva tutto lei. E, devo dire la verità, negli ultimi tempi mi era sembrata un po’ stanca, non ce la faceva più, non sapeva dove mettere prima le mani e rinviava tutto.

Walter Virga? E chi lo conosce! Figlio di un magistrato? Ma chi? Ah, quello !! Lo conosco solo di nome. Firme false? Ma avete visto bene? E’una firma autentica, meglio non si poteva fare.

Io ho detto alla Saguto che era sotto inchiesta? Non è vero. Come avrei potuto saperlo? Me l’ha detto il mio collega Piccola Scala? Ma no, mi ha fatto solo una battutina generica e io l’ho riferita. Tutto a posto

Anche il secondo magistrato si dichiara innocente: si chiama L.C. ed è accusato di avere affidato un’amministrazione giudiziaria al suo amico del cuore e compagno, anche lui indagato. Tutto normale: a parte che essere il mio amico, era un professionista serio e responsabile. Che vuol dire? Che non poteva lavorare perché era mio amico?

Andiamo al terzo magistrato: iniziali T.V. Cara collega, le do una memoria dove c’è scritto che io alla Saguto non l’ho mai conosciuta. E’ vero, siamo andati assieme a Roma all’Associazione nazionale dei magistrati, ma non era lei, era una sua sorella gemella. E mio figlio non c’entra niente con me. Neanche a lui conosco. E poi che ci posso fare se era un bel ragazzo e se la Saguto di testa sua gli ha voluto affidare due amministrazioni, una piena di Bagagli e l’altra con una Rappa di racina? Innocenti siamo, sia il padre che il figlio.

Ultimo indagato che in questa passeggiata palermitana del giudice di Caltanissetta, si è presentato è il professore universitario L.N. Nega tutto, malgrado sotto gli occhi il giudice esibisce i mandati di pagamento Walter Virga? e chi l’ha visto mai! Era un mio alunno all’università, ora ricordo. Mi ha dato alcuni incarichi e mi pagava senza che io facessi niente? Ma come si permette!!! Io una cosa la facevo, ci mettevo la firma, con botte di 15 mila euro al mese. Innocente sono, siamo tutti innocenti e vittime di una persecuzione.

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