Hanno arrestato il Sindaco di Riace, Domenico Lucano, perché antirazzista. Non ha obbedito alle leggi sui respingimenti e rimpatri. E così lo sono andati a prendere all’alba gli uomini della Guardia di Finanza per notificargli l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Otto Weidt, proprietario di una fabbrica di spazzole di Berlino, negli anni quaranta decise di falsificare i documenti dei suoi operai pur di metterli in salvo dalla deportazione, perché ebrei, disabili, dissidenti politici. Per lui riconoscimenti in tutto il mondo e un museo dedicato alla sua memoria in Rosenthaler Strasse a Berlino. Nel 1943 monsignor Nicolini, don Brunacci e padre Nicacci ad Assisi misero in piedi una vera e propria organizzazione volta a falsificare la documentazione utile a impedire la persecuzione di molte famiglie ebree. La storia oggi li esalta come eroi, coraggiosi e disobbedienti. Furono insigniti dell’onorificenza di “Giusti tra le nazioni”.
Arriveranno presto per Mimmo Lucano e per la comunità di Riace, già proposti per il premio nobel per la pace, i riconoscimenti dal mondo intero per il loro coraggio. Ma non è questo il tempo: Matteo Salvini è ministro, l’Europa respinge gli stranieri, in Libia si aprono lager con i finanziamenti dello stato italiano. Qui siamo ancora nel 1938 e i partigiani vengono uccisi dalle forze armate ufficiali dell’impero italico. Il razzismo è ancora legalità.
Scrivono i magistrati del Tribunale di Locri che il Sindaco di Riace faceva carte d’identità del suo comune a immigrati senza permesso di soggiorno valido pur di evitare il loro rimpatrio. Perché erano cittadini di Riace, parte integrante di quella comunità ed erano le leggi che impedivano loro di esserlo anche formalmente ad essere ingiuste. Scrivono che Domenico Lucano invitava i cittadini a sposarsi pur di mettersi in regola e così rimanere a Riace come la legge ingiusta non permette a celibi e nubili nati in un paese straniero.
La resistenza, prima di essere celebrata come liberazione, è stata illegalità. E noi illegali saremo a Riace sabato 6 ottobre, dalla parte di Oskar Schindler, di Nelson Mandela, di Rosa Parks. Per difendere Mimmo Lucano e la comunità di Riace dai bravi magistrati che applicano la legge anche quando è ingiusta, anche quando è razzista.
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