Dramma sul lavoro, il palermitano Davide Scanio muore in fabbrica

Appassionato di moto sapeva di correre un potenziale rischio ogniqualvolta saliva in sella. Non immaginava di poter morire lavorando, così giovane

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Davide Scanio, originario di Palermo, è morto questa mattina sul posto di lavoro a 32 anni. Un’altra vita spezzata a causa dell’ennesima morte bianca. Il ragazzo è stato agganciato da un macchinario che l’ha scaraventato a terra. Aveva appena compiuto 32 anni.

Davide Scanio lavorava alla Cavalleri, un’azienda di imballaggi a Rivalta Scrivia, in provincia di Alessandria, dove si trova uno dei poli della logistica, tra il Piemonte e la Liguria.

Secondo le prime ricostruzioni, era impegnato vicino a un macchinario che dopo averlo agganciato, lo ha sbattuto con violenza a terra. È morto sul colpo. Saranno le indagini dei carabinieri e dello Spresal ad approfondire la dinamica ed eventuali responsabilità dell’incidente che ha scosso un paese di poco più di 6.000 abitanti ma anche la città di Palermo.

Il ragazzo siciliano era vissuto a Palermo dove aveva frequentato l’istituto Don Orione. Appassionato di moto sapeva di correre un potenziale rischio ogniqualvolta saliva in sella. Non immaginava di poter morire lavorando, così giovane.

“Non sappiamo ancora bene come sia andata – spiega il sindaco Alberto Basso – Di certo, siamo tutti sconvolti. Davide, anche se da poco trasferito da noi, era conosciuto. Bello, giovane, faceva sport, aveva molti amici, si è fatto volere bene. Assurdo se ne sia dovuto andare così. I riscontri investigativi daranno risposte precise ai dubbi che ancora ci sono, magari una fatalità, una mancanza di prescrizioni in materia di sicurezza. Resta il fatto – aggiunge il, primo cittadino di Rivalta Scrivia – che, nel 2022, perdere la vita sul posto di lavoro a 32 anni è inaccettabile. Appena possibile organizzeremo, come Comune, un’iniziativa per ricordarlo”.

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