Cari cittadini è il momento di esprimere il nostro senso di appartenenza alla comunità.
Non importa che tu sia di destra o di sinistra.
Non c’è colore politico che tenga di fronte al diritto alla salute.
Dobbiamo riprenderci l’ospedale o quantomeno tentarci.
Se hai a cuore la tua salute, quella dei tuoi figli e dei tuoi cari
dobbiamo riprenderci l’ospedale.
“Se ci adeguiamo alla realtà, poi ci manca solo di essere seppelliti.”
Più che le malattie che non vengono più curate, più che le sconfitte di tutti i giorni, la grande tragedia di questo nostro mondo, di questo nostro momento, di questo nostro territorio, è quello di adeguarci alla realtà che altri hanno deciso per noi.
“LA TOTALE, ASSOLUTA E TRISTE, ACCETTAZIONE DELLA REALTÀ”.
Quello che oggi penalizza e “dobbiamo far vedere che non è così”
è l’assenza di sogni, obbiettivi, progetti, condivisione comunitaria, l’assenza di volontà.
Abbiamo un nostro preciso dovere che è quello di difendere il territorio,
quello di riuscire a far ritornare l’ospedale alle sue normali funzioni precovid-19
Ricordatevi che non potrà esserci nessun cambiamento di massa finché
non c’è un cambiamento interiore
un cambiamento personale a livello individuale.
Dobbiamo alimentare la speranza e trasformarla in azione,
lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri anziani, ai tanti malati che soffrono e non si possono curare, lo dobbiamo a noi.
Occorre una forte forma di protesta sociale, decisa e coordinata, una protesta del popolo
contro chi ci ha privato del diritto alle cure,
contro chi ha deciso di mantenerci nell’ombra e in disparte,
contro chi ha deciso che la nostra salute debba essere curata altrove.
Nelle situazioni estreme non resta che il pensiero rivoluzionario,
ribellarsi ad un sistema senza perdere mai il rispetto per noi e per gli altri.
È possibile che non risolviamo niente,
ma ricordatevi che il domani appartiene al popolo, l’ospedale appartiene al popolo,
dobbiamo lottare per una qualità di vita migliore che è imprescindibile dall’ospedale
e dal diritto ad essere curato.
Tutti abbiamo il diritto ad essere curati, questo diritto è riconosciuto dalla nostra costituzione,
dal nostro governo e da vari organizzazioni internazionali,
come il Consiglio globale della sanità dell’O.M.S
ma questo diritto non è egualmente condiviso dai vertici della nostra politica regionale,
miope (o che vede o non vede, a seconda delle circostanze e del territorio)
Tutti cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica
sull’importanza del diritto alla salute, è di garantire le giuste cure a tutti.
Il benessere è un diritto universale fondamentale, e tutti devono avere accesso alle cure
di cui abbiamo bisogno, senza diseguaglianze, barriere e disparità di trattamento.
tutti dovremmo accedere all’assistenza di cui necessitiamo,
dove e quando ne abbiamo bisogno.
Tuttavia la triste realtà del momento, ci ha privati dell’ospedale, del nostro luogo di cura.
Convinciamoci fermamente e mentalmente
che l’azione di protesta può portare ad uno nuovo corso
nelle decisioni della politica sanitaria regionale
che sta fortemente penalizzando il nostro territorio
violando il principio costituzionale del diritto alla salute.
Una protesta per un grande fine,
porre l’attenzione per la cosa pubblica (l’ospedale) che non può essere tolto al suo territorio.
Cari Cittadini siate sempre capaci di sentire nel più profondo del vostro cuore
qualsiasi ingiustizia commessa nei confronti del nostro territorio.
È il modo migliore di essere cittadini.
Vi chiediamo di essere presenti con NOI
SABATO giorno 9 maggio 2020 dalle 9.00 alle 12.00
per esprimere il vostro dissenso
Cercheremo in maniera pacifica di manifestare
mantenendo il distanziamento sociale, mascherina e guanti.
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