Rifiuti, ancora problemi per l’aro Pa 1

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Un’altra pesantissima tegola si abbatte sui comuni soci dell’Ato Rifiuti Palermo 1

Il Tribunale ha notificato ai dodici enti locali un decreto di pignoramento presso terzi da parte della curatela fallimentare dell’Amia, l’ex azienda municipalizzata per la gestione dei rifiuti nel capolugo, che vanta nei confronti della servizi comunali integrati un credito che sfiora i 22 milioni di euro. Il pignoramento ammonta però a 32 milioni di euro, cioè il debito più il 50% come previsto dal codice di procedura civile. Il pagamento viene intimato entro 10 giorni dalla notifica. Una strada impercorribile per i comuni che adesso dovranno bloccare i versamenti nei confronti dell’Ato. Una situazione che allarma i vertici della società in liquidazione che nelle prossime ore convocheranno l’assemblea dei sindaci in seduta urgente. Intanto gli uffici sono già a lavoro per capire come intervenire per risolvere l’ennesimo problema e soprattutto per scongiurare l’interruzione della raccolta dei rifiuti nei comuni colpiti dal provvedimento. E’ chiaro che senza liquidità finanziaria il servizio non può essere espletato e che si rischia l’ennesima emergenza igenico-sanitaria. Intanto nell’ultima riunione tra i soci dell’Ato, è stato deciso di tagliare le indennità accessorie ai dipendenti in termini di superminimi e premi di produttività. La proposta è stata avanzata al tavolo dal commissario straordinario del comune di Montelepre, Ignazio Portelli ed è stata accolta e condivisa dagli amministratori locali e da Francesco Lombardo. Il prefetto Portelli ha pure chiesto di chiudere la sede di Partinico e di far confluire tutti gli uffici in quella di Cinisi. Una spending review dettata dai gravi problemi finanziari della società.

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