I Carabinieri della Stazione di Palermo Borgo Nuovo, hanno arrestato nella flagranza del reato, Massimo e Antonino Bova, entrambi palermitani, volti noti alle forze dell’ordine, ritenuti quali autori di una rapina in abitazione ai danni di una donna.
L’attenzione investigativa riservata dall’Arma ai “reati predatori”, specie quando accadono nei periodi festivi e a discapito delle c.d. “fasce deboli”, ha permesso di ricostruire in un brevissimo lasso di tempo le fasi di una rapina commessa nel quartiere di “Borgo Nuovo” la notte della Vigilia di Natale e dare un volto agli esecutori materiale. Sono le 22.30 circa, la donna 40enne in casa da sola atteso che i genitori anziani sono temporaneamente assenti, quando, allertata da rumori provenienti da altre stanze, sorprende due giovani a rovistare tra gli effetti personali, che, dietro la minaccia di un coltello la costringono a non reagire e a non chiedere aiuto.
Pochi minuti concitati, in cui i malviventi riescono ad impossessarsi una pistola revolver marca ”Franchi”, calibro 38 special e relative 50 cartucce, regolarmente detenuta dal padre della vittima, riuscendo a fuggire da una finestra calandosi grazie ad un canale di scolo.
La donna, che fortunatamente non riporta lesioni, riesce tempestivamente ad allertare i Carabinieri al “112” del Pronto Intervento, richiedendo soccorso.
I Carabinieri della Stazione Borgo Nuovo, grazie ai preziosi dettagli forniti dalla vittima, all’immediato intervento dei militari della Stazione Carabinieri di Borgo Nuovo e del Nucleo Radiomobile e alla conoscenza di soggetti dediti alla commissione di reati predatori, è stato possibile in poco tempo ricostruire le fasi concitate dell’azione criminale ed identificare i due fratelli, che venivano identificati e rintracciati presso le loro abitazioni.
Durante le perquisizioni domiciliari, nella disponibilità di BOVA Massimo, venivano rinvenute 7 munizioni di tipo “civile” e “militare” che costavano al predetto il deferimento all’Autorità Giudiziaria anche per i reati di “ricettazione” e “detenzione illegale di munizionamento da guerra”.
I due germani funamboli, tratti in arresto con l’accusa di rapina in concorso aggravata, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria che ha coordinato le indagini, sono stati associati presso la locale casa circondariale “Ucciardone” in attesa del giudizio di convalida.
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