La prima notizia è di carattere legale. Il tribunale del riesame ha annullato l’accusa di auto riciclaggio che con l’avvio dell’indagine su Benedetto Bacchi il GIP aveva formulato nei confronti dell’ing. Alfredo Cannone. Degna d’interesse la motivazione: si ravvisa un discutibile ed errato automatismo fra la ritenuta sussistenza del delitto e la responsabilità di Alfredo Cannone. Cioè il GIP ha frettolosamente concluso che essendoci stato un versamento di 400 mila euro da Bacchi a Cannone, c’era il reato di riciclaggio. L’avvocato difensore di Cannone ha rilevato che non c’era alcun reato, che non era dimostrabile la connessione tra i due fatti, che la documentazione prodotta portava all’esclusione del reato “per carenza dell’elemento psicologico del reato stesso”. Insomma, siamo alle solite: si spara la notizia, si rischia di rovinare un imprenditore, salvo poi, una volta che si faccia un’analisi serena del problema, arrivare alla conclusione che sotto non c’era niente.
L’altra notizia è che ci sono liti in casa degli amici di Salvini. Rimane un mistero degno di uno studio, anche qui psicologico, di come si possa essere “amici di Salvini” in Sicilia, ma siccome nella libera Repubblica di Partinico tutto è possibile, in un comunicato i componenti del Circolo della Lega Salvini Premier di Partinico Franco Cangemi, vicepresidente, Maria Luisa Randazzo Segretaria, Franco Timpa consigliere e due componenti del Circolo Giovani hanno rassegnato le dimissioni, poiché sono venute meno le condizioni politiche per proseguire nell’impegno. Abbiamo subito tirato un sospiro di sollievo e abbiamo pensato: bene, si sono resi conto che non si può essere salviniani e siciliani insieme. E invece no. Proseguendo nel comunicato i dimessi affermano che sono convinti, della bontà del programma di Salvini, che ha trovato sostenitori e simpatizzanti, ma che invece ha trovato ostacoli all’interno dello stesso movimento, da parte di chi invece “sta conducendo le trattative per la formazione della lista in vista delle prossime elezioni comunali”. Il riferimento, neanche troppo velato, è fatto nei confronti di Pietro Rao che, a nome del presidente del Circolo Katia Caravella “rispetta la decisione, ringrazia per il contributo dato in passato e augura buon lavoro”. Cioè “arrivederci e grazie”. Con l’aggiunta che, dietro ci sta la fiducia del responsabile Regionale della Sicilia Occidentale on. Pagano, oltre che la benedizione di Salvini. E l’augurio di arrivare a “portare il paese ad essere governato in maniera dignitosa”. Facciamo anche noi gli auguri affinché Salvini trovi in Padania un comune da fare amministrare a tutti i suoi fans.
Ma intanto fervono i preparativi aumma aumma in vista delle future elezioni, anche nelle altre formazioni politiche o in quel che ne rimane. Grandi discussioni, accordi, sciarrie, baci, promesse, conti fatti voto per voto, nomi di candidati in lista e nomi di papabili sindaci. Ad oggi ne abbiamo contati 17, tutti in processione, sempre con le stesse facce, le stesse clientele, le stesse promesse, gli stessi interessi. Probabilmente il numero si ridurrà notevolmente se si riusciranno a trovare accordi e strategie per vincere. Per intanto recitiamo la preghiera e la litania:
San Benito Coniglio, San Pietro Rao, San Giuseppe Giordano, Sal Salvatore Rizzo Puleo, San Vincenzo Briganò, San Filippo Aiello, San Gioacchino Albiolo, San Gaetano Costanzo, San Gaetano Porcasi, San Gaetano Badalamenti, (scusate, questo no, è morto), San Mauro Nicolosi, San La Franca, Santo Ninni Provenzano, Santo Salvo Lo Biundo, che è un omonimo dell’ex sindaco, tranquilli, non è lui, Santa Maria Grazia Motisi, San Totò Governanti, San Vito Di Marco, San Leonardo…..
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