Pino Maniaci ospite ad OpenSpace, su Italia1
“La mia terra ha bisogno di giornalisti missionari”.
Esordisce così il nostro Direttore Pino Maniaci ad OpenSpace, il social talk di Italia1 condotto da Nadia Toffa de Le Iene.
Ospite in studio insieme al giornalista di Telejato Notizie, l’imprenditore Santi Palazzolo che rischia di perdere il suo locale perché ha denunciato la richiesta di una tangente da parte di Roberto Helg, per il rinnovo del contratto della sua pasticceria all’interno dell’aeroporto Falcone e Borsellino. Helg, ex presidente della camera di commercio di Palermo e paladino della legalità per eccezione, colto in flagranza di reato mentre intascava i 100 mila euro, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi. Dalla storia di Palazzolo ha preso spunto quella di Maniaci che ogni giorno, attraverso le telecamere della sua piccola emittente televisiva, denuncia il malaffare. L’intervista è partita con la frase intercettata da una conversazione telefonica tra il prefetto Cannizzo e la Za Silvana: “Ha le ore contate”. Parlando di minacce la conduttrice ha mostrato l’immagine dei cani di Telejato impiccati nel dicembre del 2014 e tra lacrime di commozione Pino ha ricordato ai telespettatori Mediaset che per colpa di 5000 schedati mafiosi, la Sicilia viene riconosciuta come “Terra dei Padrini”, ampliando il discorso sul cordone ombelicale che lega la mafia alla politica anche al Nord Italia.
L’intervento completo nel video in cima all’articolo estratto dalla puntata andata in onda l’1 novembre 2015, in prima serata su Italia1 con un indice di ascolti pari a 1.040.000.
Lo staff di Telejato Notizie e Telejunior, ringrazia la redazione de Le Iene, in particolare Nadia Toffa, per lo spazio concesso al nostro Pino Maniaci all’interno del programma televisivo OpenSpace.
Profonda stima, davvero. Le sue parole, la sua umanità sono una speranza per tutti noi che pretendiamo di respirare quel fresco profumo di libertà per noi e i nostri figli. Le sue parole sulla mancanza di anticorpi al nord è, ahimè, assolutamente vera. In Emilia Romagna è iniziato un maxi processo storico, 242 imputati riconducibili a un’unica ‘ndrina, quella dei Grande Aracri. E la maggior parte delle persone neppure ne è a conoscenza o non ne è interessata. Il terreno è fertile. Si nasconde tutto sotto il tappeto invece che denunciare. L’importante è che non si sappia. Solamente un cambio culturale da parte di tutti i cittadini potrà davvero cambiare questo nostro Paese. Un abbraccio di tutto cuore a lei e a tutta la redazione.
grande Pino…molto orgoglioso di conoscerti…
Grande Pino, complimenti, è stato un piacere ascoltare le tue parole in TV.
Sei un combattente! Tanta, tanta, tanta stima per te e chi fa il tuo stesso percorso.
Pino ci rappresenta col suo cuore, con la sua capacità dialettica chiara e trasparente e con la sua superba ostinazione e caparbietà. Sentendolo parlare mi trasmette, come una malattia virale, tanto coraggio e amore per la sua Terra. Abbiamo bisogno in Sicilia di giornalisti missionari…ben detto. Penso pure che abbiamo bisogno di missionari in tutti in settori cruciali, che facciano circolare idee genuine e veritiere, e che facciano valere sopra ogni cosa il rifiuto di qualsiasi attività criminogena e di certa antimafia che è cascata nel ridicolo. Abbracci a Pino e a tutta la redazione che lo sostiene in ogni dove.
Precisamente. Cominciare a smettere di votare la stessa marmaglia politica che da 30 anni distrugge il paese, sarebbe cosa gradita.