“In culo alla mafia”. È il titolo del libro di Emanuele Cavallaro sulla storia di Ignazio Cutrò, “un testimone che ha cambiato le cose”, che verrà presentato giovedì 23 maggio, a partire dalle ore 18, presso la sala conferenze della biblioteca comunale “G.B. Nicolosi” di Paternò, in via G. Leopardi. All’evento, che ricade nel giorno della commemorazione della Strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, sarà presente lo stesso Cutrò, che interverrà insieme a Claudia Risiglione, rappresentante di istituto del liceo Classico “M. Rapisardi”, Salvo Caruso, rappresentante di istituto del liceo Scientifico “E. Fermi” e Carmelo Caruso del comitato civico “Paternò si cura”. Gli interventi saranno moderati dalla giornalista Mary Sottile, mentre i saluti sono affidati ad Antonino Sapienza delle Agende Rosse di Paternò, il gruppo dedicato a Pippo Fava che si è costituito lo scorso gennaio, e che in questi mesi ha girato le scuole del territorio per sensibilizzare gli studenti sul tema della lotta alla mafia.
Ignazio Cutrò è il Presidente dell’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, che nel 2006 ha denunciato i suoi estorsori diventando un testimone di giustizia. Nel suo libro, Cavallaro ha raccontato la storia dell’ex imprenditore che non è mai andato via dal suo paese di origine, Bivona, dove dal 2015 è impiegato regionale e svolge servizio presso il Centro per l’Impiego locale.
Al termine della conferenza, aperta alla cittadinanza, è previsto un momento di raccoglimento presso l’albero “Paolo Borsellino” di piazza Vittorio Veneto (S. Antonio).
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