Pasti consumati in giorni festivi, spostamenti con l’auto blu del Comune per impegni non istituzionali, agenti di polizia municipale utilizzati come autisti. Tutte anomalie riscontrate dalla commissione d’inchiesta consiliare di Partinico che ha indagato sui rimborsi spesa, che risulterebbero irregolari, del commissario straordinario del Comune Rosario Arena. Adesso anche la polizia vuole vederci chiaro e per questo, nei giorni scorsi, gli uomini della Digos del commissariato di Partinico hanno aperto un’indagine per analizzare le spese sostenute dal commissario straordinario Arena, un ex ufficiale della Guardia di finanza arrivato in città nel giugno 2019 dopo le dimissioni del sindaco Maurizio De Luca.
Le anomalie riscontrate dalla commissione d’inchiesta sarebbero molteplici: dalle fatture emesse esclusivamente da esercenti di Balestrate, località diversa da quella della missione, fino alle ricevute di pasti consumati in giorni differenti tra i mesi di giugno e settembre ma che presenterebbero un numero consequenziale e progressivo di fatturazione. A rimborso sarebbero stati messi anche scontrini di pasti consumati in giorni festivi e prefestivi e perfino la ricevuta di un pranzo avvenuto il giorno di Ferragosto. Elementi che, secondo chi ha indagato, rileverebbero “un disallineamento” con le norme vigenti in materia.
Sotto la lente di ingrandimento della commissione d’inchiesta è finito anche il diario di bordo dell’auto di rappresentanza del Comune utilizzata da Arena per gli spostamenti da Partinico a Balestrate (domicilio del commissario straordinario) e l’assegnazione permanente di un agente di polizia municipale sempre disponibile per i vari spostamenti. Assegnazione poi revocata in seguito alle polemiche scaturite.
Anomalie sarebbero emerse anche sui tragitti percorsi dell’auto blu per motivi istituzionali in giorni in cui non c’era alcuna missione in programma. Dubbi perfino sulla procedura dei lavori di sistemazione e riverniciatura dell’auto di servizio usata dal commissario. Procedura definita “insolita e impropria”. “Un’anomala forzatura del commissario Arena pare abbia spinto all’esecuzione dei lavori in assenza di un impegno di spesa, di un uso improprio dell’economato del Comune di Partinico e di una procedura avvenuta a lavori sulla vettura già ultimati”, si legge nella relazione della commissione d’inchiesta.
Quasi quattro mesi di indagini serrate hanno portato a stilare un vero e proprio atto d’accusa nei confronti del commissario straordinario del Comune, reso pubblico durante l’ultima seduta del Consiglio comunale. Qualche mese fa la denuncia di Arena aveva fatto scoppiare il caso “gettonopoli” al Comune di Partinico: numerosi consiglieri furono accusati di aver incassato, negli ultimi dieci anni, gettoni di presenza non dovuti per commissioni consiliari mai svolte. A fine gennaio, invece, l’insediamento degli ispettori inviati dal ministero dell’Interno per verificare la presenza di eventuali infiltrazioni mafiose all’interno del Comune.
Fonte: palermo.repubblica.it (Francesco Cortese)
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