Di cosa stiamo parlando? Parliamo delle lunghe code che vengono a formarsi FUORI l’agenzia, che in un periodo come questo, d’estate, con le temperature che sfiorano i 40 gradi, possono provocare serie conseguenze per le povere persone che attendono di essere ricevuti per ritirare i propri risparmi. Stamattina ci siamo recati lì, abbiamo anche noi fatto la fila come gli altri, e siamo venuti a conoscenza della drammatica situazione che i poveri anziani devono subire tutti i giorni. Abbiamo notato che c’erano poche persone, vuoi il caldo asfissiante, vuoi che era ancora presto, ma abbiamo scoperto che molti clienti preferiscono aspettare all’ufficio delle Poste Italiane di Via dei Mille perché almeno lì viene rispettata la salute della gente permettendo ai cittadini di entrare e aspettare il proprio turno al riparo dal caldo.
Erano le 10 del mattino quando siamo arrivati alla filiale di Via Taranto 7 dove abbiamo dovuto assistere a scene a dir poco indecenti: una impiegata che non voleva farci entrare anche se dentro c’erano solo 12 clienti a aspettare il proprio turno beatamente avvolti dall’aria fresca dell’aria condizionata, un anziano signore che ha dovuto farsi passare dei moduli da sotto il vetro che separa gli uffici dall’esterno, anziani in coda da più di un’ora stufi da questa situazione che si sta protraendo da troppo tempo. Erano le 10 e 45 quando siamo riusciti a entrare dentro la sede.
Quando abbiamo chiesto di parlare con il direttore per avere delle delucidazioni in merito, siamo stati invitati a uscire e il direttore stesso della agenzia ha dichiarato che tutto il personale non è autorizzato a lasciare dichiarazioni e che l’unica persona che poteva dare una risposta a un comune cittadino partinicese non era nella sede principale della città, né tanto meno nella sede del comune, bensì nella sede di via Roma di Palermo: il direttore della filiale di Palermo 1 Fabio Lentini. Lo abbiamo telefonato ma chiaramente non abbiamo ricevuto risposta.
L’inchiesta sarà ancora portata avanti da Telejato Notizie, ma ci sono diversi dubbi che ci attanagliano ancora: come è possibile dare disposizioni del genere in un comune così caldo della Sicilia? Come è possibile che bisogna arrivare a mettere in pericolo la salute della gente comune e che un direttore non dia delle spiegazioni in merito all’argomento?
È una vergogna che un cittadino non possa avere delle risposte che gli spettano. E’ una vergogna che nel 2015 una emittente televisiva debba occuparsi di queste intollerabili faccende.
Caro direttore delle Poste di via Taranto 7 di Partitico: e se ci fosse sua madre a doversi mettere in fila sotto il sole aspettando ore semplicemente per entrare nell’ufficio, oppure sua moglie in cinta, darebbe le stesse risposte che ha dato a noi? Permetterebbe tutto questo?
Ai posteri l’ardua sentenza…
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