Partinico come il Far West

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Difficile dire se siamo nel West, dove ognuno spara quando gli pare, oppure in una banlieu, in una sorta di borgo di periferia di una grande città, dove vivono poveracci e delinquenti di ogni tipo, pronti ad occupare le case, come succede a Roma, o a saccheggiare un supermercato, come succede a Parigi.

Qua siamo a Partinico, periferia dell’Impero, che nel 1600 era definita, dallo storico Fazello, “locum ad latrocinandum notissimum”, cioè luogo notissimo per rubare, per “arrubbatine” . E’ passato molto tempo da quando nella Via Madonna, non si poteva camminare o entrarci col carretto pieno di ortaggi, senza il pericolo di essere rapinato. Si dice che nell’agosto del 1927 ci furono  24 omicidi, quasi uno al giorno e che il prefetto Mori riuscì ad arginare, ma non ad eliminare il problema della delinquenza mafiosa, che trovò un suo grande protettore proprio nel federale di Palermo Alfredo Cucco, da Mori accusato e assolto dal tribunale di Palermo, con grande tripudio di tutti i sindaci mafiosi della zona, i quali gli avevano regalato una Isotta Fraschini. Le notizie sono tratte dal libro “San Giuseppe e la mafia” , del compianto Gioacchino Nania. Adesso la via Madonna è tranquilla, ma ci sono nuguli di mascalzoncelli locali o dei paesi vicini che, in assenza del “don”, cioè del patriarca locale che tiene tutti a posto, ormai scorazzano per le strade del paese, per assaltare le case dove vivono vecchietti indifesi e  poterli rapinare. Ieri sera è successo a una vecchietta di via Pisa, la quale, poichè non era la prima volta, furba, la nonna,  aveva pensato bene di mettersi a casa un Labrador, attrezzato per la difesa e l’offesa. Non appena si sono presentati i due “sguazzabbuttigghi”, forse scalando il balcone, il cane li ha azzannati e i due, che camminavano armati hanno ucciso il cane a pistolettate. Fortunatamente gli spari hanno allertato i vicini che sono accorsi e i due eroi sono stati costretti a darsi alla fuga.  E attenzione, non pigliamocela con i rumeni, con i negri, con gli extracomunitari: questa è roba nostrana, sono del posto, sanno dove colpire. Domanda: è normale tutto ciò?  Risposta: No. Partinico è stato il paese del buon vino, poi del vino sofisticato,  il paese dei broccoli di Partinico, del pomodoro tondo di Partinico e infine dell’erba di Partinico, nota ai giovani palermitani perchè procura sballi da favola. Adesso ci sono buoni motivi per credere che a queste fonti di accumulazione illegale si sia sostituito lo sniffo, cioè la circolazione a fiumi di cocaina, e di altre sostanze iperstimolanti, accanto al tradizionale sotterraneo traffico di armi e al fiorire di centri scommessa con sede all’estero.  Insomma, non è che altrove sia molto diverso, ma a giudicare dagli ultimi fatti e dalle ultime aggressioni a persone indifese, abbiamo il sospetto che ci si trovi in una sorta di “enclave”, dove si può esercitare la delinquenza senza troppi problemi, poichè i controlli del territorio sono pochi  e i malacarne invece sono molti. Vi ricordate nel film il Padrino parte terza cosa diceva  fratello di uno che doveva  convincere un testimone a non testimoniare? “Sugnu di Partinicu”

1 Commento
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