Palermo, sequestrata partita di cocaina purissima proveniente da Gioia Tauro

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Quattro arresti e il sequestro di un ingente quantitativo di cocaina purissima da parte della polizia di stato

Questo il bilancio dell’operazione condotta da personale dell’ “Antidroga” della Squadra Mobile di Palermo durante un’operazione di pattugliamento ha portato all’arresto di Salvatore Peritore pregiudicato palermitano, Giuseppe e Saverio Saltalamacchia incensurati di Gioa Tauro e Giuseppe Arcieri incensurato di Polistena, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Peritore è stato notato i primi di Febbraio mentre incontrava un soggetto sospetto nei pressi di un bar in via S.S. Mediatrice,  che era a bordo di un’auto intestata ad una donna residente a Gioia Tauro. Il palermitano è volto noto, come detto, alle forze dell’ordine in quanto in passato è stato oggetto di un sequestro divenuto confisca definitiva di 93.000,00 euro dei quali non ha giustificato la provenienza.

Le numerose anomalie legate e quell’incontro hanno spinto gli investigatori ad intensificare le attività investigative poiché si palesata l’ipotesi di di un approvvigionamento di droga in città, che sarebbe, verosimilmente, potuto avvenire entro la fine del mese di febbraio dalla Calabria.

Pedinamenti, intercettazioni e appostamenti hanno portato all’arresto in questione avvenuto il 28 febbraio quando Peritore, i due Saltalamacchia e Arcieri sono stati fermati dopo un fugace incontro e uno scambio di poche battute. L’auto con a bordo Arcieri è stata perquisita e a bordo occultati in un pannello sono stati trovati sono stati rinvenuti 2 kg di cocaina”, per un valore di vendita, al dettaglio, di circa 250.000,00 euro.

Contestualmente, mediante un’altra pattuglia, anche i due Saltalamacchia (rimasti a bordo della loro auto nei pressi del bar, in attesa del ritorno degli altri due sodali) sono stati sottoposti a controllo.

I quattro sono stati tratti in arresto e messi a disposizione delle Autorità competenti. Lo stupefacente, da una prima analisi effettuata col “narcotest”, sembra essere di elevatissimo principio attivo.

Come affermato anche nella relazione annuale della DDA il porto di Gioa Tauro si conferma la porta d’ingresso di quasi tutta la droga che viene spacciata in Italia

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