I protagonisti sono due pregiudicati palermitani, Sergio Macaluso, 42 anni, e Domenico Mammi, 40, accusati di tentata estorsione in concorso. A bloccarli sono stati gli investigatori della squadra mobile diretti da Rodolfo Ruperti e gli agenti del commissariato San Lorenzo, che hanno notato nei pressi del locale un capannello di persone. I testimoni presenti hanno raccontato che il ristoratore sarebbe stato avvicinato dai due pregiudicati, che dopo avere ordinato una pizza da asporto e averla pagata, prima di uscire lo avrebbero invitato a “mettersi a posto e cercare un amico”.
I due avrebbero aggiunto di essere a conoscenza del fatto che il commerciante tra non molto avrebbe aperto un altro ristorante a Palermo. Il titolare ha reagito dicendo che non avrebbe accettato le richieste estorsive e gli animi si sarebbero accesi. A questo punto sono intervenuti gli agenti. Davanti ai poliziotti, i due avrebbero perso tutta la loro tracotanza sostenendo che le richieste erano dettate dalla condizione di indigenza in cui si trovano. Una versione che non è servita a Macaluso e Mammi, quest’ultimo con precedenti proprio per estorsione, ad evitare di finire nuovamente in carcere. Indagini sono in corso per stabilire se i due siano uomini legati alla famiglia mafiosa che controlla il mandamento.
gds
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