A finire in manette per la rapina è stato Giuseppe Battaglia 45enne pregiudicato di Largo Medaglie d’Oro. L’uomo è stato arrestato dagli agenti del Commissariato P.S. “Porta Nuova” che hanno identificato l’uomo dopo la rapina da film commessa il 5 maggio scorso.
Le immagini delle videocamere di sorveglianza hanno ritratto Battaglia mentre ha raggiunto alle spalle il cassiere, gli ha puntato un cacciavite al fianco, lo ha costretto ad aprire la cassa ed ha arraffato un bottino di circa 200,00 euro, prima di allontanarsi rapidamente.
I filmati registrati hanno infatti ripreso non solo delle fasi della rapina, ma anche quelle immediatamente precedenti e successive, in particolare quelle, relative la lunga fase di studio durante la quale Battaglia, già incappucciato, si è aggirato a poche decine di metri dall’uscio del supermercato, attendendo il momento propizio per compiere il blitz.
Le immagini hanno consentito agli agenti di ricollegare facilmente l’autore di questa rapina a due precedenti assalti risalenti allo scorso agosto, uno dei quali, per altro, rivolto allo stesso market di Largo Vitali: per entrambe Battaglia era già stato tratto in arresto e sottoposto all’obbligo di dimora con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione.
L’andatura dinoccolata del rapinatore incappucciato, la sua taglia “large” e la similitudine ai precedenti colpi di agosto, hanno portato gli agenti, “a colpo sicuro” nei pressi dell’abitazione di Battaglia in Largo Medaglie d’Oro, nel cuore del “Villaggio S. Rosalia”.
Il quartiere, nel rispetto della deteriore cultura comune a numerosi rioni popolari cittadini, è un insieme di strade e crogioli che sembrano avere occhi ed orecchie quanto, se non più, degli uomini: quando gli agenti, a distanza di due giorni dalla rapina, sono piombati in Largo Medaglie d’Oro, hanno incrociato Battaglia a bordo della sua vettura, forse pronto ad una fuga, evidentemente, per tempo, informato da apposite “vedette” dell’arrivo della polizia.
Il malvivente è riuscito a mettere in moto ed a percorrere pochi metri, ma è stato braccato dai poliziotti e fermato.
A bordo della vettura è stato ritrovato lo stesso giubbotto bianco con cappuccio indossato per compiere la rapina del 5 maggio e di cui il malvivente si sarebbe probabilmente disfatto, mentre addosso gli sono stati rinvenuti i medesimi pantaloni.
A casa dell’uomo, i poliziotti hanno invece ritrovato le scarpe rosse indossate in quell’occasione ed il cacciavite utilizzato per minacciare il cassiere.
Indagini sono in corso per verificare se Battaglia si sia reso responsabile, anche nel periodo in cui si trovava costretto all’obbligo di dimora, di altri analoghi assalti.
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