Poco dopo le cinque del pomeriggio, due giovani si sono introdotti all’interno di un’agenzia assicurativa, sita in via Cavour, e senza troppi giri di parole, hanno scavalcato il bancone, spintonando e minacciando gli impiegati.
I due, in prima battuta, hanno sottratto la somma di trecento euro, trovata nei cassetti; successivamente, accortisi della presenza di un altro impiegato, intento a conteggiare gli incassi delle polizze assicurative, lo hanno fronteggiato senza timore, sottraendo circa la somma di 119.980,00 euro.
Arraffato l’ingente bottino, i rapinatori si sono dati alla fuga. Non hanno però previsto la presenza di due cittadini che, compresa la situazione, hanno provato a bloccarli.
I due, senza alcuna esitazione, non lasciandosi intimorire, hanno preso a pugni i due volenterosi cittadini, e, saliti a bordo di un motociclo, si sono dati alla fuga a folle velocità, salendo sul marciapiede, incuranti dei pedoni, inserendosi tra le auto incolonnate lungo via Roma.
Spettatori della pericolosa guida, agenti della Squadra Mobile che, all’oscuro di quanto accaduto, insospettiti, si sono messi al loro inseguimento.
Nel frattempo, la Sala Operativa della Questura ha allertato le volanti della rapina appena consumata ad opera di due giovani presso l’agenzia assicurativa di via Cavour.
I poliziotti della Squadra Mobile, udita la nota via radio, hanno immediatamente compreso che i due giovani, avvistati poco prima e che avevano destato non pochi sospetti, potessero essere gli autori della rapina appena messa a segno.
Ne è seguito un rocambolesco inseguimento ostacolato, in parte, dal consueto traffico cittadino. Diversi gli equipaggi fatti convergere in via Cavour dalla Sala Operativa, nel tentativo di riuscire a bloccare i due fuggitivi.
Neppure uno speronamento avuto dai malviventi con una gazzella dei Carabinieri ha impedito ai giovani di fuggire.
Un meticoloso lavoro di indagine, eseguito con particolare cura dei dettagli, ha consentito ai poliziotti della VI sezione della Squadra Mobile “Contrasto al Crimine Diffuso” di identificare gli autori di questo assalto.
Gli agenti hanno collegato tutti i “pezzi del puzzle” e sono risaliti all’identità di Spagnolo Salvatore Luigi, 19enne palermitano e del complice sedicenne, entrambi già noti alle forze dell’ordine, complici nella commissione di un’altra rapina avvenuta qualche tempo fa per la quale erano già stati arrestati dalla Polizia di Stato.
Numerosi gli elementi passati al vaglio degli investigatori, tenendo anche conto dei racconti e delle descrizioni fornite dalle vittime.
In primo luogo, sono state estrapolate e analizzate le immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’agenzia assicurativa che hanno permesso, oltre che di registrare tutte le fasi della rapina anche di immortalare i volti dei due giovani, riconosciuti dagli agenti che, ancora incosapevoli dell’avvenuta rapina, li hanno incrociati in via Roma, durante la fuga a bordo del motociclo.
Altro elemento fondamentale nella risoluzione del caso, una felpa utilizzata durante la rapina dal diciannovenne, come si vede dalle immagini, ritenuta il “pezzo” mancante del pantalone di una tuta, rinvenuto durante una perquisizione eseguita presso la sua abitazione.
Infine determinante per l’ndividuazione dei colpevoli è stato il contributo fornito dal personale del Gabinetto di Polizia Scientifica, intervenuto nell’immediatezza dei fatti, il cui lavoro certosino ha consentito di rilevare prima le impronte digitali lasciate incautamente dai giovani nell’atto di scavalcare il bancone dell’agenzia assicurativa, risalendo successicvamente, grazie ad esse, e mediante una scrupolosa attività, ai due soggetti, che, come accennato, erano già presenti nelle banche dati delle Forze dell’Ordine.
A distanza di soli due mesi, gli agenti, individuati i due rapinatori, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Palermo, Dr. Roberto Riggio, su disposizione del Pubblico Ministero, nei confronti di Spagnolo Salvatore Luigi ritenuto responsabile, in concorso con un minore, del reato di rapina aggravata.
La stessa sorte è toccata al minorenne per il quale gli agenti hanno eseguito la custodia cautelare in carcere, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Palermo, Dr. Federico Cimò, in quanto ritenuto responsabile, in concorso, del reato di rapina aggravata. Quest’ultimo è stato condotto presso il locale Istituto Penale Minorile.
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