Il sequestro deriva da una pregressa attività di verifica fiscale svolta nei confronti delle società che ha permesso ai finanzieri di accertare il mancato versamento dell’IVA per più annualità.
Per garantire allo Stato l’effettivo recupero delle somme non incassate a suo tempo, il GIP del Tribunale di Palermo ha emesso un decreto di sequestro preventivo di un immobile del valore di euro 180 mila nei confronti del rappresentante legale della società operante nel settore delle materie plastiche.
L’A.G. ha, altresì, disposto il sequestro di quattro appartamenti nei confronti del rappresentante legale della concessionaria di automobili per un valore di euro 1 milione e 200 mila.
Si tratta di un sequestro c.d. “per equivalente”. Tale “istituto” che il legislatore ha introdotto nel 2007, permette agli organi che hanno accertato il reato – come in questo caso, di natura fiscale -, di proporre al Giudice il sequestro e la successiva confisca di beni o utilità di cui il responsabile del reato abbia la disponibilità anche per interposta persona, per un valore corrispondente all’ammontare dell’evasione accertata.
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