Palermo, forzano un appartamento, arrestati dai carabinieri

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Una telefonata al 112 nella mattinata di eri ha messo in allarme i carabinieri, alcune persone sospette sono state individuate nei pressi di via Roccella a Palermo.

Sul posto sono giunte due gazzelle del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo. I militari al loro arrivo hanno sorpreso quattro uomini all’interno di un appartamento all terzo piano della palazzina “E” mentre gettavano della mobilia dalle finestre, parte della quale già sparsa nel piazzale antistante.
I quattro sono stati prontamente fermati ed identificati, si tratta di: Fabrizio Tre Re palermitano, Nunzio Lo Gelfo, Gaetano Alioto palermitano, Nunzio Freschi palermitano.
Alla richiesta dei Carabinieri dei motivi per cui fossero nell’appartamento, Tre Re ha risposto affermando di essere entrato nell’immobile aiutato dai suoi amici per pulirlo, occuparlo e successivamente abitarlo con la sua famiglia.

I militari hanno constatato che i quattro avessero forzato la serratura del portone dell’androne dello stabile, così come pure il portoncino dell’immobile interessato che presentava analoghi segni di effrazione all’altezza della serratura. Tra i vari attrezzi utilizzati per l’effrazione, posti sotto sequestro, i militari hanno rinvenuto un martello da fabbro, e tre cavi elettrici collegati tra loro a modi prolunga e collegati ad una presa elettrica nell’androne condominiale fino all’appartamento.
La proprietaria contattata dai Carabinieri, in sede di denuncia, ha riferito che l’appartamento era libero da circa un anno e mezzo, e che già il 3 gennaio scorso era stata avvisata dai condomini di un tentativo analogo, ma che in quell’occasione, la porta d’ingresso del suo appartamento era stata forzata e lasciata socchiusa.

I quattro, volti noti alle forze dell’ordine, sono stati condotti in caserma e tratti in arresto con l’accusa di violazione di domicilio e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sottoposti alla misura degli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima presso il Tribunale di Palermo. Dopo la convalida degli arresti i quattro sono stati rimessi in libertà in attesa del processo.

 

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