L’attività è stata incentrata sulla verifica dei requisiti amministrativi di numerose attività commerciali, si controlli a soggetti gravati da misure di sicurezza e sulla sicurezza stradale.
A fronte dello svolgimento dell’intera attività, la posizione più grave emersa è quella di tre pescherie ambulanti.
In piazza Pietro Micca è stato rintracciato un primo ambulante che, a bordo di motoape, era intento a vendere orate, pesce spada congelato, sarde e sgombri in totale illegalità. L’intero prodotto ittico è stato sequestrato per mancanza della documentazione relativa alla tracciabilità e, contestulamente, è stato elevato un verbale di 1500,00 euro.
Ad eccezione del pesce spada congelato, considerato inidoneo dal medico veterinario e quindi distrutto, tutto il resto pesce sequestrato è stato donato ad un istituto di assistenza ai poveri.
Analogo caso quello di un ambulante di via Altofonte. Un improvvisato esercente su tre ruote, con tanto di grembiulino, cappellino ed insegna “ si vende pesce fresco”, avevaesposto e posto in vendita circa 50 kg. di prodotto ittico, di cui si ignorava la rintracciabilità. Anche in questo caso, multa di 1500,00 euro, sequestro del prodotto e donazione ad istituti di beneficienza.
Infine, in via Pitrè, un esercente, praticamente su strada, tra smog e polveri sottili, su un bancone alla meno peggio, aveva posto in vendita cozze ed ostriche.
Anche in questo caso si è registrata l’assenza di ogni requisito igienico sanitario, per esempio di ghiaccio o refrigerazione.
I mitili sono stati ritenuti inidonei alla vendita ed avviati alla distruzione ed è stata elevata una sanzione di 1500,00 euro.
Sanzionati anche due esercenti, un ortofrutta di Ballarò ed un panificio, in zona Pitrè, per un importo complessivo di 1600,00 euro circa.
Sono stati sottoposti a controllo 16, tra errestati e detenuti domiciliari.
Sono state rilevate infrazioni a numerose prescrizioni del codice della strada, tra cui mancanza di targa, mancanza di assicurazione civile, mancanza di contrassegno assicurativo, mancato uso di cinture e passaggio con il rosso al semaforo, per un totale di sanzioni ammontante a 2900,00 euro circa.
Paradossale quanto scoperto dalle forze di polizia in via Santicelli dove è stato individuato un allaccio abusivo di energia elettrica che serviva a rifornire corrente elettrica ai residenti di due edifici a più piani, astutamente interrato al di sotto della sede stradale e ricoperto da asfalto.
Per disattivarlo una squadra Enel ha dovuto alacremente lavorare, facendo intervenire ruspe, pale meccaniche ed altri mezzi pesanti.
La Polizia di Stato, per questa vicenda, ha denunciato tre soggetti assuntisi la responsabilità dell’allaccio abusivo ed indagati per il reato di furto di energia elettrica.
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