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Palermo, certificazione di eccellenza all’ufficio misure di prevenzione. Ma eravamo nel 2010.

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Ricercando e sfruguliando tra i vari siti abbiamo trovato che nel 2010 la Sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo ha ottenuto un riconoscimento di eccellenza per l’attività svolta nelle procedure d’istruzione e definizione dei processi in materia di prevenzione.

Si tratta di un attestato rilasciato da un’agenzia, la CERTIQUALITY, autodefinita indipendente, cioè privata, e che quindi vale in rapporto alla serietà dell’agenzia stessa e in rapporto alla sua capacità di non prestarsi a rilasciare attestati a richiesta. Siamo nel periodo in cui troviamo a coordinare la sezione il procuratore aggiunto Bernardo Petralia, assieme a 18 sostituti, 14 agenti e ufficiali di polizia giudiziaria appartenenti ai vari corpi delle forze dell’ordine e altri funzionari amministrativi. Si tenga presente che il 2010 è l’anno in cui si insedia alla Presidenza dell’Ufficio Silvana Saguto, il cui nome non si legge nell’attestato, che, presumibilmente, è stato attribuito prima del suo insediamento.

L’attestato ha una validità di sette anni e si basa essenzialmente su cifre che attribuiscono alla Sicilia il 30% dei sequestri fatti in tutta Italia, con particolare riguardo alla Provincia di Palermo. Quindi scade nel 2017. Sicuramente, nel momento in cui è stato elaborato non erano venuti fuori gli scandali e le disfunzioni verificatisi durante la gestione Saguto, né l’uso disinvolto, in molti casi spregiudicato con cui, in questi ultimi anni si è ricorso ai sequestri di beni sulla base di semplici sospetti nei confronti di persone assolte penalmente da ogni imputazione di mafia, né tantomeno è stato sottoposto a una seria verifica il criterio della stima del valore effettivo dei beni sequestrati, quasi sempre sovradimensionato per motivi propagandistici. E comunque, sapremo se quest’anno, allo scadere, la CERTIQUALITY rinnoverà la sua certificazione di eccellenza. Se così fosse, abbiamo chiuso, ma si può sempre sperare per il futuro.

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Salvo Vitale

Salvo Vitale è stato un compagno di lotte di Peppino Impastato, con il quale ha condiviso un percorso politico e di impegno sociale che ha portato entrambi ad opporsi a Cosa Nostra, nella Cinisi governata da Tano Badalamenti, il boss legato alla Cupola guidata negli anni Settanta da Stefano Bontate.

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