La donna deve scontare sette anni e 24 giorni per avere commesso svariati reati, quasi tutti a sfondo sessuale: violenza sessuale di gruppo, violenza sessuale aggravata, atti sessuali su minorenne e maltrattamenti in famiglia, in concorso e continuati. Ad aprile del 2008, la Squadra Mobile accertò violenze sessuali di gruppo, compiute su tre fratellini. Gli abusi erano stati commessi nell’abitazione della donna oggi arrestata.
Nella vicenda era coinvolta anche la madre dei bambini. Una delle vittime ospite di una casa famiglia, trovò il coraggio di rivelare gli abusi agli assistenti della stessa struttura ed ai responsabili del Servizio di Neuropsichiatria infantile. Dai racconti delle vittime, riscontrati dagli investigatori, risultò che la casa della coppia di coniugi fosse stata, nel corso del tempo, luogo di abituale frequentazione per i piccoli e la madre e, soprattutto, teatro di giochi erotici spinti cui i fratellini dovevano assistere.
Gli indagati, all’interno dell’abitazione, non si sarebbero limitati ai giochi sessuali ma avrebbero anche fumato liberamente e fatto fumare marijuana alle vittime ed avrebbero visionato film pornografici, sempre in presenza dei minori. Le dichiarazioni delle vittime sono state vagliate da operatori e psicologi infantili che in conclusione ne hanno attestato l’attendibilità.
Oggi, con la definitiva condanna della donna, un parziale epilogo a quei terribili abusi.
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