«Esprimo soddisfazione da parte dell’ufficio per le determinazioni adottate dal Gip al tribunale di Siracusa. Centinaia di filmati e ore di lavoro degli investigatori sono state coronate dalla giusta valorizzazione in sede giurisdizionale e viene pertanto avvalorato un impianto accusatorio serio e scrupoloso.
L’indagine, scaturita da informazioni provenienti dallo stesso ambiente di lavoro oggetto di investigazioni, giunge ad un significativo risultato, nelle prossime settimane il materiale di prova acquisito verrà valutato in vista dell’esercizio dell’azione penale nei confronti degli indagati e della conclusione delle indagini. Viene rimarcata la professionalità con la quale sono state condotte le investigazioni, con la ricerca di riscontri minuziosi e in assoluto riserbo, con metodi sperimentati nelle più delicate indagini in materia di criminalità organizzata. Del resto questo procedimento che interessa la tutela della spesa pubblica involge valori e interessi non meno importanti per il pubblico interesse». Così Francesco Paolo Giordano, Procuratore Capo della Repubblica di Siracusa, commenta l’operazione della Guardia di Finanza, “Doctor House”, che ha coordinato insieme al sostituto, Antonio Nicastro. Le indagini, hanno consentito di monitorare continuamente – attraverso delle telecamere nascoste, installate presso l’ingresso dell’ex Ospedale Neuropsichiatrico di Siracusa – le entrate e le uscite dei dipendenti dell’Asp. Le ricostruzioni delle Fiamme Gialle, hanno evidenziato infatti, comportamenti strani da parte di questi soggetti che, pur risultando presenti al lavoro, venivano avvistati in altre sedi ad occuparsi di mansioni personali: chi scambiava qualche chiacchiera con un amico al bar, chi andava a fare la spesa, chi prendeva i figli a scuola e chi, addirittura, si dedicava alla propria silhouette facendo qualche ora di attività fisica. Insomma, di tutto e di più. I “dipendenti” si organizzavano e a turno, una persona si recava nel posto di lavoro per timbrare tutti i badge dei colleghi, attraverso l’apposito macchinario, stimolando così un fenomeno che pare essere incontrastabile, quello dell’assenteismo, che crea, oltre ai rilevanti disservizi, un’immagine negativa della pubblica amministrazione.
Il gip del Tribunale di Siracusa, Patricia Di Marco, ha disposto l’interdizione dai pubblici uffici per 9 dei 33 dipendenti dell’Asp coinvolti nell’operazione che «si inserisce in un segmento operativo nel quale il corpo afferma la prerogativa di Polizia economico finanziarie e si pone a tutela del bilancio pubblico», così come afferma il Comandante Provinciale di Siracusa. I 9 soggetti a cui è stata applicata la misura cautelare interdittiva sono Maria Concetta Visconti, Alessandra Pisano, Rita Reale, Maurizio Vecchio, Massimo Bruno, Antonino Battello, Paolo Artale, Marisa Bazzano e Annamaria Battiato. Mentre per gli altri 24 indagati , il gip, pur riconoscendo la fondatezza di gravi indici di colpevolezza, non ha accolto la richiesta per mancanza di esigenze cautelari.
La Procura ha trasmesso l’ordinanza alla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale per i provvedimenti disciplinari di competenza.
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Mi fate sapere se avete ricevuto i miei messaggi di solidarietà e quello della Fondazione Sassari Sera? Non li ho visti da nessuna parte. Grazie. Continuate a fare un giornalismo di denuncia. Siete mosche bianche nel mondo dell'informazione. Coraggio.
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Dott.
Corrado Barrotta
Responsabile
Sindacato Nursing Up ASP di Siracusa
via
Milano n. 46 Siracusa (SR) 96100 Italia (IT)
CELL.
3356901947 FAX: 09311880721
email:
corradobarrotta@gmail.com
Siracusa,
lì 2014.12.29
COMUNICATO
STAMPA
CUP
OSPEDALE RE' UMBERTO I° SIRACUSA
Il
Sindacato degli Infermieri Italiani Nursing Up Sindacato
rappresentativo a livello nazionale nel settore sanità informa la
cittadinanza che intende recarsi al Cup dell'ospedale re Umberto I°
di Siracusa che vi è una sola toilette che troverete dopo pochi
minuti sporca e senza carta igienica e sapone e carta per asciugare
le mani e che dovrete fare la fila come in argentina di papa
Francesco per andare in questo cesso. Prego chi di competenza nella
persona del Direttore Generale di prevedere urgentemente alla
esecuzione di altre toilette presso l'ex bar del presidio ospedaliero
con il necessaire per gli stessi. Si prega inoltre di aumentare i
passaggi dei pulitori che oggi sono due volte al giorno almeno ad una
volta all'ora durante l'orario di l'apertura del Cup. Le ricordo che
non è con il mancato acquisto della carta igienica, del sapone e
della carta per asciugarsi le mani che si salverà l'eventuale
deficit di bilancio, perché la cittadinanza siracusana è la prima
ad andarsene altrove a causa della sporcizia e della trascuratezza
della struttura. Lo stesso discorso dicasi per i cittadini che vanno
a trovare i loro cari in ospedale nei vari reparti! In quale toilette
devono andare? In quella del pazienti? Magari infettivi? O dietro la
porta in cui aspettano per la visita ai degenti? Dott.
Corrado Barrotta