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Maniaci? Un criminale con la pistola

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Vi spieghiamo come si costruisce un criminale a tavolino.

Premesso che abbiamo molti indizi per pensare che anche quanto detto e scritto in questo articolo è stato intercettato, e che quanto letto potrà anche essere usato per documentare chissà quali accordi criminali sotterranei per mettere in cattiva luce le forze dell’ordine, diverte e incuriosisce in tutto questo la qualità e la quantità di imputazioni fatte a Maniaci: le sue richieste al sindaco Lo Biundo di piccole somme, in genere 50 euro, ma una volta anche cento e un’altra volta 200, assommano in tutto a 750 euro, più di quelle fatte al sindaco De Luca, che si attestano sui 700 euro. In cambio di una non dimostrata e indimostrabile acquiescenza o trattamento morbido della sua televisione nei loro confronti. Il tutto fatto con la “complicità” di una donna che si trovava in una condizione familiare raccapricciante, vittima di violenze domestiche e bisognosa di assistenza.

Tra le imputazioni contestate a Pino Maniaci dai carabinieri, con relative richieste di procedimento giudiziario spicca una denuncia per un delitto previsto dall’art 4 Legge nr 110 75 perché portava fuori dalla propria abitazione oggetti atti ad offendere chiaramente utilizzabili per le circostanze di tempo e luogo per l’offesa alla persona. L’intercettazione è del 21 febbraio 2015 e non chiarisce quali siano questi oggetti e nei confronti di chi dovessero essere usati. Quindi poteva trattarsi di tutto, da uno spiedino d’acciaio a un pezzo di legno magari per far carbonella e arrostire la carne nello spiedino.

Ma la più curiosa è quella del delitto previsto dagli artt 2, 4 e 7 Legge nr 895 67 come modificato dagli artt 10 12 e 14 Legge nr 497, 74 perché illegalmente deteneva e portava in luogo pubblico una pistola cal. 38 sconoscesi marca e modello da considerarsi arma comune di sparo.

È spontaneo chiedersi: se i carabinieri accusano Maniaci di detenere un’arma, come mai non hanno proceduto a una perquisizione e all’immediato arresto ove questa fosse stata provata?

Ed è da ciò che ci si rende conto di come tutta l’indagine era mirata a ricercare e assommare pretestuosamente elementi che potessero costruire di Maniaci un’immagine criminale, prima ancora che tutto fosse passato sotto l’occhio del giudice. Insomma una delle tante dimostrazioni di come si può costruire un criminale a tavolino.

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Redazione

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