Ci corre l’obbligo di dire che quanto scritto non ha potuto essere oggetto di riscontro, perché, trattandosi di un evento verificatosi il 19 novembre, questo potrebbe essere solo confermato dalla presenza di testimoni, anche se ne abbiamo trovato altre tracce su alcuni profili facebook. Ove la notizia, più precisamente la segnalazione, sia vera, come pare, chi l’ha scritta e ce l’ha inviata se ne assume tutte le responsabilità, ma lascia adito a qualche ipotesi: o la revoca della scorta, decisa dal Comitato per l’ordine e la sicurezza, in prefettura a Palermo e resa nota alla stampa in data 18.11.2016 non era ancora arrivata a conoscenza degli uomini di scorta della Saguto, cosa che sembra difficile, perché ha subito fatto il giro di tutti i mass media, oppure si è trattato di un eccesso di zelo da parte di qualche funzionario responsabile delle scorte, che si è preoccupato di proteggere il magistrato, a suo parere esposto a possibili vendette di coloro che essa ha danneggiato. I giornali di allora hanno riportato la decisione presa dal Comitato di una semplice vigilanza dinamica davanti all’abitazione, ed anche qua, o i giornalisti hanno capito male, oppure il Comitato per le scorte ha comunicato una cosa, ma poi ne ha messo in pratica un’altra.
Nell’ambito di questi misteri diamo lettura a questo sfogo di una persona che ha visto banchettare la signora Saguto e i suoi amici sabato 19 novembre in un locale di San Lorenzo per essere poi riaccompagnata da due uomini di scorta. Anzi, ci si consenta di aggiungere un altro dubbio: se alla Saguto e ai suoi complici è stato sequestrato tutto, se sul suo conto corrente c’erano solo 18 euro, chi avrà pagato o, come sarà stata pagata la cena del 19 novembre cui fa riferimento la lettera?
Egregio professore,
le scrivo perché leggo i suoi articoli su Facebook e la stimo molto. Sono un comune cittadino che ha sentito il bisogno di manifestare la sua rabbia per l’episodio che sto per raccontarle: sabato 19 novembre, mi sono recato con la mia famiglia al mercato San Lorenzo di Palermo, per mangiare un panino e all’uscita nel lato ristorante, ho avuto la spiacevole sorpresa di trovare seduta ad una tavolata di amici, la signora Silvana Saguto, che ho riconosciuto per averla vista sui giornali e su Facebook. Le confesso che ho provato tanto disgusto, perché ho pensato: questa signora, invece di vergognarsi per tutto quello che ha fatto, continua a mostrarsi in giro con sfrontatezza inaudita! Si sarà fatta prenotare quel posto riservato alle persone importanti, perché se no, di sabato sera, come fai a trovare posto? Ma non finisce qui. All’uscita del locale, mentre aspettavo i miei bambini che si intrattenevano ai giochi all’aperto, ho notato che è arrivata, intorno alle 22:30 circa, un’auto blindata con 2 uomini di scorta, per prelevare la signora Saguto e il marito (almeno suppongo fosse il marito). Ma com’è possibile, penso: su tutti i giornali, telegiornali compresi, avevano diramato la notizia Tolta la scorta a Silvana Saguto. Dottor Vitale, sono sicuro che lei saprà trovare le parole adatte per scrivere un bell’articolo su questo fatto che le ho raccontato e che mi ha fatto riflettere su come, a volte, si divulgano false notizie per far intendere ai cittadini che la giustizia funzioni per tutti alla stessa maniera e che non ci sono quelli che la fanno sempre franca, anche se ladri e disonesti. Grazie per avermi permesso di potermi sfogare.
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